NAPOLI – “Il gruppo consiliare dell’Udc è perplesso ed amareggiato per l’incomprensione che ha portato alla polemica tra il Cardinale Sepe e il sindaco de Magistris e si rammarica del fatto che il sindaco stesso abbia mal interpretato l’omelia del cardinale che ha sempre espresso, nel corso del suo magistero, la dottrina della Chiesa cattolica.
Risulta giusto aprire un articolato dibattito su un argomento così delicato, ma è sbagliato attaccare chi porta avanti i propri valori.”. Ad affermarlo sono il Capogruppo al Consiglio comunale di Napoli, David Lebro e la Segretaria cittadina dell’Udc, Clotilde Paisio. “Questo scontro infatti -continuano i rappresentati del partito di Casini- impedisce una serena discussione sull’incompiutezza della legge Merlin, una legge su cui anche il mondo cattolico si interroga perché, se da un lato ha fatto si che lo Stato uscisse dal commercio del corpo, niente ha fatto per indicare una nuova visione volta alla riduzione della prostituzione, alla tutela e alla sicurezza delle donne stesse. Nulla è stato fatto per ridurre concretamente il fenomeno né tanto meno si sono prospettate vie d’uscita per arginare questo atavico problema. Risultano dunque necessari interventi volti a recuperare i valori umani tenendo ben presenti gli insegnamenti della dottrina cristiana”. “L’auspicio -concludono Lebro e Paisio- è che venga presto recuperato quel fruttuoso e corretto rapporto istituzionale che sino ad ora ha contraddistinto il Cardinale e il Sindaco e che ha portato risultati positivi e di concreto sostegno agli emarginati, ai bisognosi e ai cosiddetti ultimi della scala sociale”.