“Sorprendono e stupiscono le parole dell’assessore D’Alessio a proposito della vicenda della mancata erogazione delle borse di studio universitarie per l’anno 2014/2015, che ha ammesso candidamente che per ragioni di equilibrio finanziario e del patto di stabilità, non sa quando la Regione Campania potrà onorare il debito contratto con le Adisu di Napoli nel corrispondere i finanziamenti vincolati derivanti dalla riscossione della tassa regionale universitaria”. Lo dice Luigi Cirillo, consi­gliere regionale del Movimento 5 Stelle nel commentare la risposta all’interrogazione presentata nel questi­on time in Consiglio Regionale con la quale si chiedeva conto al presidente della Giunta, Vincenzo De Luca: “Spese di funzionamento Adisu e mancata erogazione borse di studio”. “Nel 2017 ad inizio del nuovo anno universitario ci saranno studenti forse già laureati che nonostante abbiano pagato le tasse ancora devono ricevere la borsa di studio assegnata per l’anno accademico 2014/2015” – sottolinea Cirillo – “Lo scandalo diventa farsa quando l’assessore D’Alessio riferisce in aula che non sa se e come e quando verranno erogati alle Adisu quelle risorse già riscosse dalla Regione Campania con le tasse universitarie”. “L’assessore al Bilancio D’Alessio praticamente ci dice che per trasferire i soldi alle Adisu Federico II, Orientale e Parthenope e per l’erogazione delle borse di studio – spiega il consigliere regionale – occorre una pari entrata nelle casse della Regione Campania che compensi l’uscita a causa dei pesanti buchi di bilancio”. “Da un lato la Giunta De Luca offre a una parte della platea di studenti universitari il trasporto gratis – aggiunge – però poi nega i finanziamenti per le spese di funzionamento dell’Adisu e si sottrae al rispetto di diritti acquisiti per l’erogazione delle borse di studio”. “Ciò che ci scandalizza e che l’assessore D’Alessio non è stato in grado di fornirci una data ma neanche in termini di anni – conclude Cirillo – La Regione Campania brancola nel buio più assoluto e questo lo spiegheremo agli studenti campani e poi ci si meraviglia della fuga di studenti verso università di altre regioni dove i diritti degli studenti vengono davvero tutelati”.

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