Obbligo di riportare la perimetrazione delle aree soggette ad uso civico nei Piani Urbanistici Comunali (PUC) e loro varianti e necessità del parere regionale preventivo, tutela rigorosa delle destinazioni d’uso delle aree ad uso civico, norme per l’autorizzazione al mutamento di destinazione delle aree residuali intercluese nelle aree urbane civili e industriali con la possibilità di dismissione dal demanio pubblico limitatamente alle aree urbane definite dai Puc, competenza della Giunta regionale a definire corrispettivi e canoni d’uso: sono questi i punti centrali della proposta di legge presentata stamani alla stampa dal consigliere regionale Angelo Consoli (Udc), vice presidente della Commissione regionale attività produttive, che ne è primo firmatario, insieme con i consiglieri del gruppo regionale dell’Udc Biagio Iacolare, Vice presidente del Consiglio regionale, Luigi Cobellis, capogruppo, e Carmine Mocerino. “E’ indispensabile regolamentare la materia degli usi civici con disposizioni che regolino e rendano sostenibile le esigenze del riordino urbanistico dei territori con la salvaguardia delle aree soggette ad uso civico – ha spiegato Consoli – in particolare – ha aggiunto – in analogia con quanto avviene per le norme relative alle Aree di tutela ambientale e per le Aree di tutela paesistica, è opportuno regolamentare la destinazione degli usi civici residuali, inclusi in aree urbane”. “E’ una normativa importante che auspico la Commissione, prima, e poi il Consiglio, approvino al più presto – ha concluso Consoli – perché molto attesa dai territori, dagli amministratori locali e dai cittadini in quanto volta a dare una risposta chiara e certa ai territori nell’equilibrare l’utilizzo pubblico di tali aree e nell’armonizzarlo con lo sviluppo urbanistico”. Nello specifico, la proposta di legge disciplina la redazione della pianificazione urbanistica comunale in presenza di terreni di proprietà collettiva e di uso civico gestiti da Comuni, frazioni di Comuni, Università o altre associazioni agrarie, prevedendo che la pianificazione urbanistica determina le prescrizioni dirette alla salvaguardia di tali zone alla luce del preminente interesse alla conservazione della loro destinazione naturale ed escludendo la destinazione a scopo edificatorio salvo che il pubblico interesse e la necessità di un ordinato sviluppo urbanistico lo richiedano. La proposta di legge prevede l’obbligo di riportare la perimetrazione delle aree soggette ad uso civico nei Piani Urbanistici Comunali (Puc) e loro varianti e necessità del parere regionale preventivo, prima dell’adozione del Puc o di sue varianti, in presenza di zone di proprietà collettiva di uso civico o sulle quali siano pendenti controversie o esistano pretese di uso civico, e la Regolarizzazione onerosa degli atti di vendita (rogiti notarili) risultati imperfetti alla luce della legge 1766 del 1927.

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