NAPOLI – “Il contratto di sviluppo firmato oggi a Roma per la Napoli-Bari è il risultato di un lungo e impegnativo lavoro che abbiamo svolto assieme al Governo, alle Ferrovie e alle Regioni Puglia e Basilicata; in questo importante atto si fissano definitivamente gli impegni delle parti, le risorse necessarie e il cronoprogramma delle opere, che ci consentirà di avviare progressivamente i lavori sulle diverse tratte, a partire dalle prime due – Napoli-Cancello e Cancello-Frasso Telesino – che sono già finanziate.
In più, siamo riusciti a ottenere 100 milioni di euro, che saranno destinati all’acquisto di nuovi treni, per evitare che – come accaduto talvolta in passato – si costruiscano importanti infrastrutture che rischiano di non essere poi utilizzate perché mancano le risorse necessarie ad effettuarvi i servizi di trasporto. Ferme restando le opportune osservazioni fatte dal presidente Caldoro al Governo, quella di oggi resta in ogni caso una giornata significativa per una delle opere prioritarie per lo sviluppo economico non solo di Puglia e Campania, ma anche dell’intero territorio meridionale. Si creerà finalmente, per la prima volta, un collegamento ferroviario ad alta velocità tra le due maggiori città del sud continentale, riducendo la distanza tra le due regioni a meno di due ore invece delle attuali quattro. Ciò avrà naturalmente riflessi positivi non solo sulla mobilità dei passeggeri, ma anche sul traffico delle merci e dunque sul rilancio economico, mettendo finalmente in rete in maniera efficiente e veloce le due sponde del Tirreno e dell’Adriatico, a loro volta legate ai corridoi europei. Questo in una prospettiva di rilancio della nostra regione come piattaforma logistica privilegiata del Mediterraneo. Un secondo importante obiettivo è quello di ammodernare e migliorare i collegamenti regionali e interregionali esistenti (basti pensare che la Napoli-Caserta e la Caserta-Foggia-Bari risalgono all’800), in particolare per la Campania quelli tra le aree interne del Sannio e dell’Irpinia, che per troppi anni sono stati ingiustamente isolati, e che da questo intervento ricaveranno benefici sia per la mobilità che per l’economia e l’occupazione. Auspichiamo ora che si rispettino i tempi per l’avvio effettivo dei cantieri e che si recuperino le ulteriori risorse necessarie a completare l’intera opera”.