Era nell’aria da giorni e questa mattina, alle prime luci dell’alba, uno schieramento di circa ottanta agenti, tra polizia e carabinieri, ha tentato uno sgombero forzato dell’ex convento di via Ulisse Prota Giurleo, nel quartiere Ponticelli di Napoli. L’ordine di sgombero, emesso dal magistrato, è arrivato a seguito della denuncia della Curia, proprietaria dell’immobile, che ha così rotto un silenzio che durava ormai da decenni. L’ex convento, infatti, risulta occupato da circa trent’anni, dal momento in cui ha cessato la sua attività di orfanotrofio. A nulla sono valse le trattative che gli occupanti stavano portando avanti, ormai da mesi, con la stessa Curia ed il Comune di Napoli, per regolamentare la loro condizione. Oltre alle forze dell’ordine, sono giunti sul posto gli operatori dell’Enel e gli addetti comunali di “Acqua Bene Comune” che hanno provveduto a staccare tutte le utenze, lasciando circa novanta persone, di cui una quarantina bambini, senza luce né acqua. Solo la tenace resistenza degli occupanti ha scongiurato lo sgombero immediato: “ queste case, umide e mal ridotte, sono tutto ciò che abbiamo e abbiamo intenzione di difenderle con i denti” ha dichiarato più di un occupante. Di fatto, la Curia si conferma sempre più simile ad una società immobiliare interessata solo alla messa a profitto dell’enorme patrimonio in suo possesso. Risale a pochi mesi fa, infatti, un altro sgombero avvenuto nel quartiere Vomero, sempre a seguito di una denuncia da parte della curia, per riappropriarsi di un immobile dismesso occupato da famiglie in difficoltà . A questo punto, all’ex orfanotrofio, si spera possa riprendere il processo di regolarizzazione : “Siamo disposti a pagare luce, gas,acqua ed anche un piccolo affitto in proporzione alle nostre reali possibilità – hanno ripetuto gli occupanti – ma che nessuno pensi di cacciarci da case che abbiamo ristrutturato con mille sacrifici e che di fatto servono più a noi che alla Curia”. L’accordo, di fatto già esistente prima dell’intervento forzato di stamane, prevede da una parte l’intervento economico del Comune e dall’altra l’impegno degli occupanti alla regolarizzazione delle utenze ed alla corresponsione di un piccolo affitto, al fine di trasformare la struttura in una sorta di albergo sociale. Già nel pomeriggio era previsto un incontro al Comune di Napoli con l’assessorato al Patrimonio, per accelerare i tempi di una delibera consiliare che, a questo punto, sembra essere l’ultimo passaggio utile e necessario per chiudere la vicenda. “ Una cosa è chiara – ha dichiarato un militante del Pcl di Ponticelli che da mesi segue insieme agli occupanti la vicenda – la vittoria di stamattina ha dimostrato, ancora una volta, che solo la lotta paga e che vicende come queste non si risolvono certo con clientelismi, promesse di politici o compromessi al ribasso. Solo la resistenza degli occupanti ha fatto si che la polizia andasse via, ora bisogna andare avanti e procedere con la regolarizzazione di questa situazione per scongiurare ulteriori e futuri problemi a famiglie che di guai ne hanno già tanti”.
Luca Leva
Giulia Ambrosio
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