NAPOLI – La Commissione Bilancio, presieduta da Elpidio Capasso, ha affrontato oggi, con la partecipazione dell’assessore al Bilancio Salvatore Palma, del Direttore centrale delle Politiche Sociali Giulietta Chieffo e di alcuni esponenti del comitato “Il Welfare non è un lusso” gli aspetti economici del welfare. In particolare, Capasso ha introdotto facendo riferimento al forte allarme sul possibile fallimento di esperienze vitali, come le Case Famiglia, e alla necessità di fare chiarezza sugli atti di liquidazione relativi a prestazioni erogate negli anni dal 2010 al 2012 e sulla gestione dei cosiddetti “fondi finanziati” da leggi sociali (la legge 328/2000 e la legge 285/1997).
Gli esponenti del comitato intervenuti (in particolare Fedele e Lanzilli) hanno espresso la forte preoccupazione che, mancando gli atti di liquidazione (non predisposti dagli uffici delle politiche sociali per mancanza di personale o bloccati dagli uffici della ragioneria perché difformi in alcuni aspetti dalle prescrizioni dei capitolati), i crediti vantati dal Terzo Settore non rientrino tra quelli ai quali il Comune potrà dare prime risposte non appena arriveranno i fondi legati da un lato al Decreto Legge 8/4/2013 n. 35 (disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione) dall’altro al Piano di riequilibrio finanziario del Comune, compromettendo così in maniera irreversibile esperienze indispensabili, che accolgono minori su indicazione dell’autorità giudiziaria, e in generale servizi socio assistenziali garantiti da cooperative sociali che, peraltro, non hanno accesso ai finanziamenti delle banche perché la ragioneria comunale non certifica i loro crediti.
Le difficoltà di organico degli uffici della direzione centrale delle politiche sociali, carente soprattutto di personale esperto in materia economico finanziaria, nonostante il recente concorso abbia fornito al Comune queste figure, sono state esposte dal direttore centrale Chieffo che ha riferito del lavoro che si sta compiendo per semplificare le procedure, in particolare quelle per le liquidazioni, di concerto con gli uffici della ragioneria che, d’altra parte, sono rallentati dall’espletamento degli impegni legati al consuntivo e alle procedure del pre-dissesto.
Negli interventi dei consiglieri sono stati sottolineati l’urgenza di costituire un serio tavolo per l’emergenza sociale e la necessità di chiarezza sull’inserimento nel piano di pagamento dei debiti dei crediti vantati dalle organizzazioni no profit (Fucito), la necessità di riqualificare la spesa sociale a partire dai servizi essenziali garantendo la regolarità dei pagamenti, seppure in quota-parte (Antonio Borriello), l’opportunità di un punto di vista politico, oltre che di bilancio, per garantire servizi indispensabili, e, tra questi, l’affido familiare (Coccia), l’utilità di un tavolo di concertazione con gli operatori sulla riorganizzazione del settore (Moxedano), la necessità di chiarire i criteri con i quali nell’ordine cronologico dei pagamenti sono inseriti i servizi indispensabili e quelli non indispensabili ed anche di chiarire l’utilizzo dei finanziamenti per il sociale che la Regione Campania assicura di aver erogato negli ultimi 2 anni (Molisso).
L’assessore Palma ha esposto la situazione molto delicata delle finanze comunali, con la mancanza di disponibilità di cassa e con la forte diminuzione dei trasferimenti statali (quest’anno, ad esempio, non sono stati trasferiti al Comune i 120 milioni che solitamente arrivano a maggio dallo Stato). Aspetti positivi sono invece quelli legati alla generale consapevolezza che il sistema della pubblica amministrazione, ed in particolare i grandi Comuni, non può più essere sottoposto agli stretti vincoli del patto di stabilità e, per il Comune di Napoli, alla possibilità di far fronte ai propri debiti con i fondi sbloccati dal decreto n. 35 (su un debito di 950 milioni, buona parte è proprio verso il Terzo Settore), con l’anticipazione di 52 milioni del fondo salva Comuni, che si prevede arrivino entro maggio, e con i fondi complessivamente resi disponibili grazie al Piano di riequilibrio finanziario che comincerà subito ad accelerare il sistema finanziario del Comune per poi trasformarlo, gradualmente, in un sistema virtuoso. L’assessore Palma ha concluso assicurando che gli uffici stanno compiendo un’analisi puntuale della situazione dei pagamenti e una simulazione della graduatoria di quelli che potranno essere effettuati, una volta arrivati i fondi.