Nel primo consiglio dei ministri dopo la pausa estiva il governo italiano indica il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto come commissario europeo: lo ha annunciato la premier Giorgia Meloni. “Oggi stesso comunicherò alla presidente von der Leyen il nome” di Raffaele Fitto come commissario europeo “e chiedo a tutti di rivolgere un applauso e un grande in bocca al lupo a Raffaele, che avrà davanti un compito estremamente complesso e allo stesso tempo entusiasmante. È una scelta dolorosa per me, credo anche per lui, e per il governo, ma è una scelta necessaria”. Così, a quanto si apprende, la premier Giorgia Meloni in Consiglio dei ministri. “Si tratta di una scelta delicata e molto importante per noi e per l’Italia nei prossimi anni – ha aggiunto -. La nostra scelta ricade su una persona che ha una grandissima esperienza e che ha saputo governare le deleghe che gli sono state affidate in questo governo con ottimi risultati”. “Ritengo opportuno condividere con tutti voi, dopo averlo fatto già da tempo con gli altri leader della maggioranza, una decisione estremamente importante – ha spiegato Meloni ai ministri annunciando la designazione di Fitto -. Ho ricevuto la lettera della Presidente della Commissione europea von der Leyen con la quale si chiede al Governo la designazione della proposta di candidato italiano al ruolo di commissario europeo, che “oggi stesso”, ha aggiunto, comunicherà alla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. “Ovviamente continuiamo a lavorare sul ruolo che chiediamo venga affidato all’Italia. E, nonostante veda molti italiani che tifano contro un ruolo adeguato alla nostra nazione, non ho motivo di credere che quel ruolo non verrà riconosciuto. Non per simpatia o antipatia verso il nostro governo, ma più banalmente perché siamo l’Italia, nazione fondatrice, seconda manifattura e terza economia europea, terzo Stato membro per popolazione, con primati in tantissimi campi. E, oggi, possiamo contare anche su una ritrovata stabilità politica e una solidità economica che pochi altri hanno nel resto d’Europa”. Così la premier Giorgia Meloni in Consiglio dei ministri, dopo aver annunciato la designazione di Raffaele Fitto come commissario europeo. La premier Giorgia Meloni, prima del Consiglio dei ministri, ha chiamato i leader delle opposizioni per comunicare loro la scelta di indicare il ministro Raffaele Fitto come commissario europeo dell’Italia. “Ringrazio il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Consiglio dei ministri per la fiducia accordata nell’indicarmi a ricoprire il ruolo di membro della Commissione europea. Nei prossimi cinque anni, la Commissione guidata da Ursula Von der Leyen avrà un ruolo fondamentale per il rafforzamento dell’Unione europea, del benessere e della sicurezza dei suoi cittadini nonché per favorire la soluzione delle maggiori crisi internazionali. Sono pronto a dare il mio contributo per raggiungere questi obiettivi”: così il ministro degli Affari europei, Sud, Politiche di coesione e Pnrr, Raffaele Fitto. “È una scelta che spetta al governo, aspettiamo di sapere quale sarà il portafoglio che gli sarà assegnato come candidato Commissario per fare ulteriori valutazioni. Il Governo chiarisca subito, alla luce di questa indicazione, come intende proseguire il lavoro su dossier cruciali che Fitto attualmente gestisce come l’attuazione del PNRR, la programmazione e i fondi di coesione che non possono subire ulteriori rallentamenti.” Lo dichiara la segretaria del Pd Elly Schlein. “Dobbiamo andare avanti senza paura, perché abbiamo promesso che avremmo lasciato un’Italia migliore di come l’abbiamo trovata e se questo è l’obiettivo dobbiamo entrare a fondo nei problemi e risolverli con coraggio. Cambieremo le cose che non funzionano e faremo quello che va fatto. Saranno solo gli italiani, alla fine della legislatura, a giudicarci”. Così la premier Giorgia Meloni, a quanto si apprende, nelle sue comunicazioni al Consiglio dei ministri, sottolineando che “dobbiamo essere orgogliosi del lavoro che abbiamo fatto fin qui – a partire dalle grandi riforme che abbiamo messo in cantiere – autonomia, giustizia, premierato, la cui capacità di cambiare le cose è direttamente proporzionale all’opposizione che stanno facendo quelli che vogliono conservare lo status quo”. “È fondamentale rafforzare e consolidare il quadro economico anche con le scelte che faremo nella prossima manovra economica. Sarà una legge di bilancio ispirata, come quelle precedenti, al buon senso e alla serietà. La stagione dei soldi gettati dalla finestra e dei bonus è finita e non tornerà fin quando ci saremo noi al governo”. Così la premier Giorgia Meloni, a quanto si apprende, nelle sue comunicazioni al Consiglio dei ministri. “Tutte le risorse disponibili devono a mio avviso continuare a essere concentrate nel sostegno alle imprese che assumono e che creano posti di lavoro e per rafforzare il potere di acquisto delle famiglie, con la solita attenzione particolare a quelle con bambini”, ha aggiunto. “Il Governo è al lavoro per portare in uno dei prossimi Consigli dei ministri un intervento, sia di carattere amministrativo che legislativo, per sanare quelle storture che da quindici anni a questa parte – incredibilmente nell’indifferenza generale e dei governi che ci hanno preceduto – permette di aggirare e utilizzare in maniera fraudolenta i flussi regolari di immigrati per ragioni di lavoro come canale di immigrazione irregolare”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, a quanto si apprende, nelle sue comunicazioni al Consiglio dei ministri, riferendosi agli interventi già annunciati nei mesi scorsi per adeguare la legge Bossi-Fini. “Nelle prossime settimane saranno pienamente operativi anche i centri” per i migranti “previsti dal protocollo d’intesa con l’Albania per processare in territorio albanese, ma sotto giurisdizione italiana ed europea, le richieste di asilo” ha detto Meloni spiegando che “in questi mesi” sono state incontrate “diverse difficoltà operative, ma le stiamo superando una ad una perché crediamo molto in questo progetto innovativo”. “E la sua potenziale efficacia – ha aggiunto – è dimostrata dalla mobilitazione non solo della sinistra europea, ma delle Ong a livello internazionale che, come avrete letto, si stanno mobilitando contro il Protocollo. Solo che allo stesso tempo, la maggioranza degli Stati membri Ue ha chiesto alla Commissione di prenderlo a modello come soluzione innovativa. Siamo consapevoli di avere gli occhi puntati d’addosso, e per questo siamo intenzionati a fare tutto a regola d’arte”. “Fin quando ci sarà questo governo le famiglie italiane non avranno nulla da temere. Se c’è qualcuno che vorrebbe far saltare l’assegno unico, non è certo questo Governo di centrodestra (che anzi lo ha aumentato e ne ha corretto alcune criticità), ma qualche zelante funzionario europeo che ha aperto una procedura di infrazione e ha chiesto all’Italia di cancellare il requisito della residenza in Italia per i percettori dell’assegno non lavoratori, il requisito della durata del rapporto di lavoro (attualmente di almeno 6 mesi) e addirittura di riconoscere l’assegno anche a chi ha figli residenti all’estero”. Così la premier Giorgia Meloni, a quanto si apprende, nelle sue comunicazioni al Consiglio dei ministri, aggiungendo che sono “modifiche folli”.

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