Antonino Santillo porta a casa l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. È vero, ci sono stati molti distinguo ma dalla conta dei numeri esce un quadro consiliare ben definito. Innanzitutto nessuno ha votato contro il documento contabile curato dal vicesindaco e assessore al ramo Andrea Villano. Tredici i favorevoli, incluso il primo cittadino, tre gli astenuti, un assente, non per dissenso politico ma per motivi di lavoro. La dimostrazione plastica della nascita del partito del sindaco. E la conferma che, se sul piano politico la situazione è più frastagliata, in ambito istituzionale il consenso per Santillo resta ampio sulle ali dell’assunto: “L’amministrazione deve andare avanti”. Una posizione praticamente unanime seppur declinata in modo diverso a seconda dei gruppi e dei consiglieri. Insomma le dimissioni del sindaco hanno sortito l’effetto sperato: far balenare l’idea che tirando troppo la corda si correva il serio rischio di interrompere quasi sul nascere l’esperienza amministrativa. Il messaggio-avvertimento di Santillo è stato recepito forte e chiaro. E ha sortito la deflagrazione del neonato gruppo Rinascita per Orta, composto da Francesco Lettieri e Tiziana Dirasco: il primo ha votato sì, la seconda si è astenuta. Hanno imboccato la via dell’astensione anche Giovanna Migliore e Imma Liguori di Nuova Immagine per Orta. In questo caso il gruppo di fresca formazione non si è frantumato. Le tre consigliere comunali hanno ribadito di restare in maggioranza. Ma c’è un dato politico-amministrativo che non può sfuggire: si può ancora far parte della squadra di governo pur non votando l’ipotesi di bilancio? Esempio: se tutti si fossero astenuti il punto all’odg non sarebbe passato. La conseguenza? L’amministrazione sarebbe stata sciolta. Ergo, l’astensione equivale al voto contrario. Ma perché Dirasco, Migliore e Liguori si pongono nel limbo? Per il suddetto assunto: “L’amministrazione deve andare avanti”. Da qui la stonatura degli interventi di Migliore e Dirasco rispetto al voto di astensione (in calce all’articolo). Di fatto non condividono nulla della linea di Santillo, eppure restano in maggioranza. Perché? Secondo loro perché il popolo le ha elette in maggioranza. E no! Il popolo le ha elette per amministrare l’ente nell’interesse della città, nel rispetto della legalità e con la massima trasparenza. Per carità, Dirasco e Migliore possiedono i tre prerequisiti per amministrare. La loro posizione è debole sul terreno politico: se il sindaco si comporta da podestà perché appoggiarlo ad ogni costo? Di contro, Santillo, se conoscesse l’Abc della politica, dovrebbe considerare all’opposizione tutti coloro che non hanno votato sì allo strumento contabile. Prima di essere un documento tecnico il bilancio è un documento politico. Coerente la posizione di Fare democratico per Orta verde. Il capogruppo Antonio Sorvillo ha chiuso il suo intervento rivolto al sindaco citando i Ricchi e Poveri in versione sanremese: “Va bene, ti aspetto, ma non tutta la vita. Con il passare del tempo anche la più bella rosa diventa appassita”. Ti abbiamo chiesto prima di tutti ed ufficialmente il ritiro delle dimissioni, adesso agisci con prontezza per il bene della nostra comunità, gli Ortesi lo meritano” (in basso l’intervento integrale). Anche Nicola Margarita di Fare democratico per Orta verde ribadisce la posizione del gruppo espressa nel documento politico inviato nei giorni scorsi al primo cittadino. “Azzerare e ripartire, stabilendo le priorità vere nell’esercizio programmatico. Diversamente sarebbe inutile e deleterio pensare di trascinarsi per non inciampare, addirittura dall’inizio! L’Esecutivo deve diventare l’espressione della maggioranza di governo, in tutte le sue componenti, distribuendo il peso della responsabilità e della partecipazione nelle scelte su tutti i gruppi che intendono andare avanti. Non ci interessano le guerre fratricide. Guardiamo oltre!”. Ci preme sottolineare un passaggio di Margarita: “Basta con i pettegolezzi, le zizzanie, le false notizie e le illazioni finalizzati ad impantanare, ad intimorire o peggio a rallentare il cammino. Se qualcuno in quest’aula o fuori da quest’aula è a conoscenza di fatti o circostanze poco chiare è pregato di denunciare alle autorità competenti, metto a disposizione la mia cinquecento per accompagnarlo. Diversamente restiamo seri e concentrati sul da farsi, questo è quanto si aspettano i Nostri Concittadini” (in basso l’intervento integrale). A scanso di equivoci, non c’è alcun riferimento a Italia Notizie. Ci è stato precisato dal leader del gruppo Nando D’Ambrosio. Una chicca è stato l’intervento di Gennaro Colella: “Premessa, non ne capisco nulla”. Risate trattenute a stento. Conclusione: in assise Antonino Santillo ne esce più forte di prima. Sul terreno politico la situazione si complica. Il due Massaro-Del Prete sarà una spina nel fianco. Non solo c’è la pretesa di un assessorato. Il disegno è più ampio: colpire Orta al Centro, nella persona dell’ex sindaco Andrea Villano, e Coraggio, nella persona di Pasquale Ragozzino. Come? Proponendo un posto in giunta a Fare democratico per Orta verde. Nando D’Ambrosio cadrà nel tranello? Crediamo di no. E Santillo che posizione ha? Sembrerebbe quella di non modificare l’esecutivo per scongiurare un effetto domino. Chi vincerà il braccio di ferro? Non è esclusa una mediazione. Andare alla voce: incarichi professionali.

Mario De Michele

L’intervento di Tiziana Dirasco:
“In qualità di consigliera comunale, eletta in questa maggioranza, non mi sento parte dell’opposizione, in quanto alcune testate giornalistiche hanno lasciato intendere questo. Anzi al contrario, ogni mia dichiarazione espressa, è sempre stata a sostegno del sindaco Antonino Santillo, di cui, le uniche cose contrastate da me medesima, sono sempre state le modalità di comunicazione interne e soprattutto di poca condivisione. Sono una di quelle persone che ogni qualvolta il sindaco aveva bisogno di sostegno, ha risposto sempre” presente” per quanto riguarda il mio settore, ma ciò non toglie che il consigliere comunale oltre al proprio settore, guarda e cerca di studiare insieme al proprio sindaco, ed i propri colleghi, i problemi generali sempre che a quest’ultimo gli sia concesso, tra cui, le varie problematiche che il paese manifesta, non primarie, ma nemmeno ultime, tra le quali, inizio lavori per il rifacimento delle strade, inizio lavori per la riapertura del parco giochi, la risoluzione delle problematiche inerenti al cimitero, informazioni richieste continuamente dal cittadino, di cui da consigliera comunale, non avendo informazioni in merito, non so cosa rispondere agli stessi, sono da portavoce dei cittadini di Orta di Atella e da componente di questa amministrazione mi sento in diritto e in dovere di tutelare chi ha espresso fiducia nei miei confronti. Frequento spesso la casa comunale uno degli ultimi problemi riscontrati dal cittadino oltre alle strade sono i viali del cimitero spenti da un bel po’ e siccome i pagamenti sono regolari come mai non diamo risposta? Sono una di quelle persone che (nonostante abbia ricevuto reazioni contrastanti ad ogni manifestazione o organizzazione fatta, per farne solo un esempio ultimo: un villaggio di babbo natale, organizzato in modalità privata con le proprie tasche, mi è stato negato il patrocinio morale gratuito) si è sempre schierata dalla parte del sindaco per il bene comune, per il bene dei cittadini, ad oggi mio caro sindaco ha espresso su di una testata giornalistica che lei già ha una maggioranza, ma perché decide lei chi deve stare all’opposizione? (se non sono state sue dichiarazioni, come mai non c’è stata smentita?) Io ad ogni dichiarazione di testata giornalistica ho sempre espresso il mio parere e lo riconfermo, lei vuole continuare a fare a chi figli e chi figliastri?? O vuole una singola maggioranza condividendo il tutto con collegialità? Un termine da lei se non erro già presente nel suo vocabolario (lei stesso nella vecchia amministrazione quando rivestiva la carica di consigliere ha sfiduciato il sindaco per non collegialità ed ora ripetiamo le stesse cose?) Sbagliare è umano ma perseverare è diabolico. Dirò sempre ciò che penso, senza condizionamenti, perché la legalità e la trasparenza, e un diritto di tutti, soprattutto il diritto di pensiero, siamo in democrazia, e non penso che per far parte di questa maggioranza e di questa amministrazione, bisogna dire sempre si e prendersi in giro, io sono per il confronto, e per la critica anch’essa costruttiva. Lei pensa che per far parte della maggioranza bisogna solo condividere le sue decisioni ed approvarle?? Lei ci lascia intendere che se abbiamo contrasti alle sue decisioni ci manda all’opposizione??? È un suo pensiero o un nostro diritto contraddire i disaccordi? Da evidenziare che se ci sono disaccordi hanno una motivazione. Sindaco prima di rispondere ci pensi bene, stiamo parlando di una maggioranza eletta dal popolo non so se rendo l’idea. Il mio pensiero di critica non me lo toglierà mai nessuno”.

L’intervento di Giovanna Migliore:

Buongiorno a tutti, oggi in consiglio comunale ci apprestiamo a votare l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. Un bilancio che sul piano politico non è stato condiviso con nessuna forza consiliare. Al di la dell’aspetto tecnico, un bilancio rappresenta sempre un momento di condivisione e di scelte politiche. Caro Sindaco, lei sa bene che abbiamo chiesto sempre una maggiore condivisione nelle scelte che riguardano il futuro della nostra comunità. Lei, L ha votato da dimissionario in giunta e francamente per noi rappresenta un’anomalia in politica. Dimissioni che ci hanno sorpreso perché pure quelle date senza nessun preavviso a nessun consigliere comunale. Nel darle ha indicato il consigliere Lampano come casus belli, nel ritirarle dopo che ciascun gruppo politico le ha chiesto di ritirarle nell’interesse della città, bastona gruppi politici ed adduce ad altre motivazioni, insomma si fa una grande confusione. Escono articoli di giornali con una pseudo maggioranza, cosa che tra L altro anche lei chiede quando parla anche di una maggioranza ridotta, quindi queste dimissioni altro non erano che una conta interna? Un regolamento di conti? E per quale motivo? Nei consigli comunali ha sempre preso i voti di tutti, quale è L esigenza di questa conta? E perché? Interrogativi legittimi se si guarda che qui ogni consigliere comunale è stato votato per sedersi in maggioranza, noi si è espressione della volontà politica. Perché si vuole in un certo qual modo stravolgere un atto democratico? Chi decide di stare in maggioranza o minoranza è da sempre una scelta libera ed autonoma di ogni consigliere e nessuno può interferire con ciò. Oggi votiamo una fiducia su una crisi che lei stesso ha aperto è tutto ciò non ci convince sia sul metodo che sulla sostanza degli eventi. Noi da sempre abbiamo dimostrato un atteggiamento costruttivo e continueremo ad averlo ma vogliamo essere liberi ed autonomi nelle scelte di voto, senza pressioni e ne ricatti politici. Come si fa a votare un bilancio senza aver condiviso prima nessuna scelta. Né in un senso, né in un altro. Proprio perché riteniamo che la città abbia bisogno di essere amministrata, oggi ci asterremo nel voto, nella speranza che da stamattina questa amministrazione recuperi il senso di squadra ed abbandoni schemi che hanno solo la finalità di dividere e dividerci. Noi siamo qui solo per lavorare nell’interesse della nostra città. Altre forme non ci interessano, nemmeno fantomatiche liste di proscrizione, qui tutti hanno contributo al progetto ed al consenso elettorale, ripeto tutti. A noi come Nuova Immagine per Orta ci interessano i problemi dei cittadini, meno i giochi o manovre di palazzo caro Sindaco, su questi temi ci troverà sempre liberi e costruttivi, non ci interessano altre dinamiche e ne ci piegheremo ad esse. Altro tema che alcuni assessori hanno rimesso le deleghe ed altri no, questo lo abbiamo saputo dagli organi di informazione, le sembra normale? Un consiglio comunale espressione della nostra amata Orta, che sembra essere ridotto ad un ufficio di ratifica di scelte prese e calate dall’alto. Certo che noi consiglieri dobbiamo informarci ma non sempre per motivi lavorativi riusciamo a tenere il passo magari chi percepisce una indennità ed ha più tempo, potrebbe almeno sui temi veri informarci. Del tipo perché non partono i lavori per il rifacimento stradale? Il compito di un consigliere comunale non è quello di essere un numero a favore o contrario ma quello di rappresentare delle istanze e di risolvere. Ed è ciò che noi riteniamo e rivendichiamo di fare. Nell’interesse di tutti e non di pochi.

L’intervento di Antonio Sorvillo:
Buongiorno ai Cittadini, al Sindaco, alla Giunta, ai colleghi consiglieri tutti. Ho chiesto la parola perché, in questo importante momento, è necessario ribadire la posizione del nostro gruppo, che è stato…è…e rimane Fare Democratico per Orta Verde, dall’inizio di questa consiliatura ad oggi e per il futuro. La nostra posizione è chiara dal primo giorno! Abbiamo partecipato a questo progetto di coalizione per risollevare Orta di Atella attraverso il programma da tutti in quest’aula condiviso e approvato. Null’altro ci appassiona e ci appassionerebbe! Giochi di posizionamento e riposizionamento non ci interessano e lo abbiamo già ampiamente dimostrato con senso di responsabilità verso i Cittadini e le forze politiche tutte. Siamo profondamente preoccupati per la situazione politico/amministrativa del nostro comune. Le dimissioni del sindaco prima e la successiva revoca dopo fanno sorgere interrogativi importanti sulle dinamiche interne della nostra amministrazione e minano la serenità necessaria per una buona azione di governo all’insegna della trasparenza e del rispetto delle regole. Per questo motivo abbiamo inviato un documento al Sindaco dimissionario, esponendo chiaramente la nostra posizione, di fiducia nei confronti della sua persona e nel progetto presentato ai Cittadini meno di un anno fa, sottolineando la necessaria fissazione di un’agenda programmatica con i rappresentanti delle forze di Governo e stabilendo priorità e linee guida per il futuro del nostro comune. Con determinazione crediamo nella necessità, essenziale per l’attuazione condivisa del programma, di un azzeramento totale dell’organo esecutivo e l’individuazione delle migliori risorse umane e professionali distintive dei vari gruppi, con pari dignità ed equità rappresentativa. Oggi, come ieri e domani, chiediamo rispetto e attenzione alle nostre richieste, che voglio sottolineare, non mirano ad ottenere una rappresentanza in Giunta, non ci interessano le rimodulazioni, le sostituzioni, i rimpasti e le beghe trasversali, piuttosto la necessità di ridare alla nostra Orta di Atella la stabilità di un Governo serio e duraturo, nel segno della capacità realizzativa e del miglioramento e ampliamento dei servizo offerti ai cittadini. In conclusione, rinnoviamo la fiducia al sindaco, convinti che la direzione tracciata assieme sia ancora la stessa, che le difficoltà della partenza siano ormai superate, che la nostra posizione, coerente e priva di secondi fini, sia stata dallo stesso capita ed apprezzata, che il nostro documento sarà rispettato in tutte le sue parti. A tal proposito, restando in tema Sanremo e citando i Ricchi e Poveri dico al Sindaco, in qualità di Capogruppo: “Va bene, ti aspetto, ma non tutta la vita. Con il passare del tempo anche la più bella rosa diventa appassita.” Ti abbiamo chiesto prima di tutti ed ufficialmente il ritiro delle dimissioni, adesso agisci con prontezza per il bene della nostra comunità, gli Ortesi lo meritano.

L’intervento di Nicola Margarita:
Buongiorno al Sindaco, ai colleghi consiglieri, agli assessori, alla cittadinanza tutta. Ancora una volta il gruppo fare democratico con diligenza, coerenza e responsabilità viene in consiglio comunale per portare il proprio contributo alla discussione, oggi più che mai, delicata dal punto di vista politico. Con coerenza ribadiamo quanto riportato nel documento consegnato nelle mani del Sindaco, all’indomani delle sue dimissioni, e, pertanto lo sollecitiamo al rispetto della nostra posizione politica. Perché? Perché un cambio di passo è “necessario”! È necessario per il sano e fattivo cammino di questa compagine politico/amministrativa. Azzerare e ripartire, stabilendo le priorità vere nell’esercizio programmatico. Diversamente sarebbe inutile e deleterio pensare di trascinarsi per non inciampare, addirittura dall’inizio! L’Esecutivo deve diventare l’espressione della maggioranza di governo, in tutte le sue componenti, distribuendo il peso della responsabilità e della partecipazione nelle scelte su tutti i gruppi che intendono andare avanti. Non ci interessano le guerre fratricide. Guardiamo oltre! Lo abbiamo scritto e lo ribadiamo oggi, il “Goal Planning” (Pianificazione degli obiettivi) è il punto sul quale richiamiamo la massima attenzione del Sindaco e delle altre forze politiche, tutti devono sapere dove si vuole andare, con la massima partecipazione e trasparenza, creando momenti di confronto e auto controllo, tecnico e giuridico. Detto ciò, convinto che quanto appena detto e sottoscritto nel documento citato sia chiaro al Sindaco e a tutte le forze politiche della maggioranza, vado ancora oltre. Sindaco, colleghi consiglieri, è d’obbligo prendere atto di una metamorfosi nel nostro quadro politico consiliare. Le numerose lacerazioni interne ai gruppi, emerse da otto mesi a questa parte, sono il risultato di un assetto organizzativo deficitario, sono frutto di uno scollamento tra l’organo consiliare e quello esecutivo, sono figlie del disappunto, spesso condivisibile, di diversi colleghi sulla direzione che quest’amministrazione sta prendendo, dello squilibrio rappresentativo, del mancato lavoro di informazione e dell’assenza di un confronto continuo e democratico, antitodo vero e necessario a tali mali. Sbagliato non dirlo con chiarezza ed in questa sede. Il rischio di uno stallo irreversibile è davvero alto e il nostro Gruppo, ripeto, lo abbiamo scritto e lo ribadiamo con forza oggi, non si lascerà sopraffare dagli eventi, avendo più volte richiamato la giusta attenzione sul tema. Sindaco, noi abbiamo fiducia in lei, lo abbiamo dimostrato con i fatti, inconfutabili, che hanno caratterizzato il nostro percorso fino ad oggi. Ma, come lei ben saprà, chi non prende seriamente la verità nelle piccole questioni, non è degno di fiducia in quelle grandi. È inutile girarci attorno, diciamocelo con la massima franchezza. Le sue dimissioni sono state funzionali a lanciare un segnale ben preciso! Esso ha inevitabilmente segnato un punto, ora bisogna andare a capo e scrivere, pensando solo ed esclusivamente al bene di Orta e degli Ortesi. Con determinazione, con decisione. Basta con i pettegolezzi, le zizzanie, le false notizie e le illazioni finalizzati ad impantanare, ad intimorire o peggio a rallentare il cammino. Se qualcuno in quest’aula o fuori da quest’aula è a conoscenza di fatti o circostanze poco chiare è pregato di denunciare alle autorità competenti, metto a disposizione la mia cinquecento per accompagnarlo. Diversamente restiamo seri e concentrati sul da farsi, questo è quanto si aspettano i Nostri Concittadini. Noi ci auguriamo proprio questo Sindaco, che si continui il percorso comune con ben saldo il principio della legalità come prerequisito morale e sostanziale e non come spauracchio da sollevare a propria convenienza e che resti determinata la volontà vera di mettersi al servizio dei Cittadini attraverso il proprio impegno e quello delle migliori rappresentanze presenti nei nostri gruppi. Per gli Ortesi, per Orta! Noi siamo e restiamo qui solo per questo e fino a quando questo caratterizzerà il cammino di questa Amministrazione, diversamente non esiteremo ad essere i primi a chiederle pubblicamente le dimissioni così come siamo stati i primi a chiederle il ritiro. Con le idee chiare e la voglia di Fare e fare bene, le rinnoviamo la fiducia e rimettiamo a lei il compito di consolidare e rafforzare il rapporto tra le nostre forze politiche, nel rispetto reciproco e nella lealtà che ci contraddistingue.

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