Forse è la volta buona per l’affidamento del progetto per il sostegno alle famiglie degli alunni con disabilità delle scuole materne, elementari e media. I fondi a disposizione ammontano a 57mila euro. Dopo una serie di tentativi a vuoto Antonella Spampanato, funzionaria delle Politiche sociali del comune di Orta di Atella, ha imboccato la strada della procedura negoziata sul Mepa (Mercato economico della pubblica amministrazione). In verità anche la determina a contrarre, che prevede la valutazione delle offerte pervenute entro il termine indicato nel bando, non appare impeccabile. Nel provvedimento si parla genericamente di “servizio di assistenza specialistica” e si rimanda al bando allegato per quanto riguarda i termini per la presentazione delle offerte. Da una prima ricerca sull’Albo pretorio non vi è traccia del bando. Non solo. Non sono precisati i criteri di scelta degli operatori economici. È vero che la procedura negoziata lascia un ampio margine discrezionale al dirigente ma allo stesso tempo implica l’indicazione dei parametri in base ai quali si opta per una ditta piuttosto che per un’altra. Ma, al netto di queste carenze di cui è necessario dare contezza, la procedura negoziata sul Mepa è pur sempre meglio dell’affidamento diretto oppure della soluzione “scolastica” suggerita da una preside di consegnare il servizio nelle mani della cooperativa che lo sta già svolgendo presso l’Ambito socio-sanitario C6. Insomma l’iter burocratico istruito dalla Spampanato non sembra il massimo ma implica il male minore. Ora i “Fuoriclasse” della politica locale devono starsene buoni. L’operatore economico va scelto sulla scorta dei requisiti e della migliore offerta. Qualcuno che pensa di fare il bello e il cattivo tempo perché ha preso una marea di voti si tolga dalla testa di fare qualsiasi Azione di disturbo per favorire qualche amico di turno chissà per quali interessi. L’assessore alle Politiche sociali Pasquale Pellino è una garanzia. Sicuramente non farà ingerenze sul piano gestionale. Anche gli altri amministratori locali seguano il suo esempio. In questi casi la linea di demarcazione tra legalità e imbroglio è molto sottile. Lo diciamo Sul Serio: Orta di Atella ha bisogno di tutto fuorché di gare truccate.