Chi ben comincia è alla metà dell’opera. Non è il caso del sindaco di Orta di Atella Vincenzo Gaudino. Il neo primo cittadino ha impiegato ben 22 giorni per nominare soltanto tre assessori su cinque. A dimostrazione della rottura nella maggioranza formata da Democratici e Riformisti, Città Visibile e Orta in Movimento. Gaudino ha inserito nella giunta Vincenzo Tosti, vicesindaco con deleghe all’Ambiente, Ecologia, Transizione Ecologica e Agricoltura, Marilena Belardo, delegata all’Istruzione, Cultura, Politiche giovanili, Pari opportunità, Terzo settore, Politiche di contrasto alla violenza di genere, Sport e Infrastrutture sportive, e Pasquale Del Prete, delegato al Bilancio, Tributi, Servizi finanziari, Tutela del patrimonio immobiliare comunale. Restano vacanti altri due posti, uno da assegnare a una donna, l’altro a un maschio. Seppur incompleto l’esecutivo ha un taglio chiaramente politico, in contrasto con quanto chiesto a mezzo stampa da Gianfranco Piccirillo, Espedito Ziello e Mario Vozza. Uno schiaffo ai tre moschettieri che avevano preteso da Gaudino di dare vita ad un esecutivo tecnico.

Vincenzo Tosti e Vincenzo Gaudino

Ma il sindaco non ha voluto rompere con Città Visibile assegnando due poltrone ai rappresentanti del collettivo con la delega di vicesindaco a Tosti, così come stabilito già in campagna elettorale. Ora bisognerà valutare le prossime mosse di Gaudino. Restano da attribuire deleghe “pesanti” come quelle ai Lavori pubblici e all’Urbanistica e alla legge 328/2000. Con una giunta che ha un taglio politico Piccirillo, Ziello e Vozza spingeranno per entrare. Anche Michele Di Micco, caldeggiato da Antonio Arena, Francesco Ragozzino e Raffaele Elveri, si sta sbracciando per un posto al sole. Alla lista Orta in Movimento dovrebbe andare la presidenza del consiglio. Il prescelto è Antonio Carbisiero. E poi c’è la disputa per accaparrarsi il timone della società Acquedotti. Antonino Santillo vorrebbe piazzare Ermanno Guido. Piccirillo aspira lui a quel ruolo già ricoperto ai tempi di Brancaccio. Chi la spunterà? È difficile fare previsioni. Nella maggioranza l’acqua è agitata. Non sarà facile per il primo cittadino per quadrare i conti. E in ogni caso queste frizioni iniziali potrebbero lasciare il segno anche per il futuro. Chi ben comincia è alla metà dell’opera. Non ditelo al sindaco Gaudino.

Mario De Michele

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