Per dimostrare che fa sul serio, Fulvio Martusciello, che si è autocandidato a governatore della Campania, ha già avviato il tour elettorale con una tappa a San Cipriano d’Aversa. Ma il leader regionale di Forza Italia bleffa. È “ictu oculi”, direbbero i Latini. L’eurodeputato sta forzando la mano perché da un lato vuole arginare il viceministro salernitano di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli, pure lui di fatto si è autolanciato, dall’altro punta ad alzare la posta per avere maggiore potere contrattuale al tavolo per il rinnovo del parlamentino campano. Uno esperto e pragmatico come Martusciello non aprirebbe mai la campagna elettorale al buio, senza conoscere la data certa del voto e senza capire se, con chi e dove si collocherà il presidente Vincenzo De Luca. Pochi giorni fa il governo ha fatto slittare le comunali dell’anno prossimo alla primavera del 2026. Stessa sorte potrebbe toccare alle Regioni chiamate alle urne nel 2025, tra cui la Campania. Per non tacere del possibile ricorso dell’esecutivo di Giorgia Meloni alla Corte costituzionale contro la nuova legge elettorale approvata in consiglio regionale per il terzo mandato a De Luca. In tal caso la Consulta si pronuncerebbe molto probabilmente a febbraio. Per ora Martusciello gioca sul terreno che gli è più congeniale, il tatticismo. Non a caso salgono prepotentemente le quotazioni di Matteo Piantedosi. Il ministro dell’Interno ha ottenuto il via libera della premier e di FdI. Per gli altri partiti di centrodestra, inclusa FI, dire “no” a un membro del governo sarebbe come sfiduciarlo. Non a caso Maurizio Lupi, coordinatore di Noi Moderati, che alle europee ha presentato una lista unitaria proprio con gli azzurri, ha definito “autorevolissima” la candidatura di Piantedosi. “In Campania – ha dichiarato Lupi – si può vincere solo se andiamo oltre il perimetro del centrodestra”. E il nome del titolare del Viminale calzerebbe proprio a pennello. Il diretto interessato è ancora “freddo”, ma se ci fosse un accordo pieno e convinto all’interno della coalizione difficilmente potrebbe sottrarsi alla chiamata alle armi, soprattutto perché la prima a puntare su di lui è la Meloni.
Intanto nel Casertano il segretario provinciale Giuseppe Guida continua a dispensare incarichi sul piano locale. È più prolifico di Babbo Natale. Raffaele Lampano ricoprirà il ruolo di commissario ad interim per la sezione di Orta di Atella fino allo svolgimento del congresso cittadino. “Auguro a Raffaele buon lavoro, congiuntamente all’intero Coordinamento. La volontà è di continuare ad operare in modo costruttivo, a stretto contatto con il territorio e con i cittadini”, ha affermato Guida. Dietro le quinte, ma neppure tanto, dell’operazione c’è Eduardo Indaco, già assessore e presidente del consiglio di Orta di Atella, è membro del comitato provinciale del partito e referente politico, assieme a Giovanni Misso, del gruppo consiliare Svolta Civica. Indaco, fedelissimo di Antonio Tajani, lavora alla crescita di Forza Italia, che a livello cittadino non ha ancora spiccato il volo. Oltre che da Lampano, Scelta Civica è formata in assise da Giovanna Migliore, da poco dirigente casertano degli azzurri, e da Imma Liguori, indipendente e vicina a Misso. Sul piano amministrativo Scelta Civica è alla finestra (un po’ troppo) in vista dell’approdo in consiglio del conto consuntivo e del piano triennale. In quella sede non è escluso che il gruppo possa assumere una posizione diversa dalla maggioranza. Strada alternativa che potrebbero imboccare, da un altro versante, anche Antonio Sorvillo e Nicola Margarita di Fare democratico per Orta Verde, guidato da Ferdinando D’Ambrosio.
“In qualità neo commissario cittadino di Forza Italia per Orta di Atella – fa sapere in una nota Lampano – desidero ringraziare di cuore i vertici provinciali e regionali del partito per la fiducia che hanno riposto in me. In particolare, rivolgo un sentito ringraziamento al segretario provinciale Guida e al segretario regionale, l’europarlamentare Fulvio Martusciello, per il sostegno e la guida che hanno dimostrato in questo percorso. Da commissario cittadino, il mio impegno sarà orientato a costruire un partito forte, radicato nel territorio e capace di dialogare con tutte le componenti della città. Forza Italia, con il supporto dei suoi rappresentanti locali, provinciali e regionali, continuerà a essere una forza propositiva e concreta. Sarà mia premura indire una riunione nei prossimi giorni, con i tanti tesserati che hanno deciso di intraprendere un percorso liberale e riformista, tracciato dal nostro segretario nazionale, l’onorevole Antonio Tajani, con l’istituzione di una sede locale. Ringrazio la collega consigliera comunale Giovanna Migliore, fresca di nomina di responsabile provinciale del partito di Forza Italia per le politiche sociali e la consigliera comunale Imma Liguori, per il loro sostegno e disponibilità a lavorare per il futuro della nostra città. Rinnovo l’invito a tutti i cittadini, agli iscritti e ai simpatizzanti a unirsi a questo progetto, perché solo insieme possiamo proporre una proposta politica nell’interesse della nostra amata comunità”.
Da commissario cittadino di FI, oltre che da consigliere comunale, sarebbe interessante conoscere qual è la posizione ufficiale e pubblica degli azzurri sulla scandalosa vicenda dell’antenna telefonica piazzata col silenzio-assenzo del comune a pochi passi dall’asilo Don Milani. Gli ortesi devono capire con atti concreti e scelte chiare se Forza Italia tutela gli interessi dei privati o della collettività. È il minimo per un partito politico. Tutto il resto è fuffa.
Mario De Michele