Il ripetitore dello scandalo

Chi vuole realmente il bene di Orta di Atella dovrebbe rimboccarsi le maniche per l’immediata rimozione dell’antenna per la telefonica mobile installata con il silenzio-assenso del comune a due passi dall’asilo Don Milani. Se poi anche questa battaglia di civiltà è considerata da Antonino Santillo e Giuseppe Massaro un modo per “ledere l’immagine dell’amministrazione comunale e della comunità ortese”, allora ci fermiamo qui. Ma per loro sfortuna il sindaco e il presidente dell’assise, per come stanno tenendo i fili della squadra di governo, non vantano alcun credito nell’opinione pubblica. Quindi, avendo denunciato per primi questo scempio ambientale ai danni dei bambini della scuola materna, ne parleremo ancora fino a quando il ripetitore non verrà abbattuto, perché il bene di Orta di Atella si persegue, tra l’altro, tutelando la salute dei cittadini, soprattutto quella dei più piccoli. Le storielle di Santillo e Massaro, con annesso insopportabile vittimismo social, saranno presto smascherate. E quando tutta la verità verrà a galla, e siano certi che verrà a galla, saranno sottoposti al giudizio del popolo, ormai stufo di giustificazioni strumentali e di puerili tentativi di spostare l’attenzione dal totale fallimento dei primi 20 mesi di mandato.

La scuola Don Milani a due passi dal ripetitore

Torniamo all’antenna della vergogna. Bisogna intervenire subito per rimediare alla clamorosa svista amministrativa, per non dire altro, che ha consentito l’installazione del moloch elettromagnetico nel parcheggio del centro commerciale Fabulae. Se si resta con le mani in mano i bambini dell’istituto Don Milani saranno “bombardati” per 8 ore al giorno da onde nocive. Peraltro sulla stessa area si svolge la fiera settimanale. Se è comprensibile, ma abominevole, che i privati pensino sempre e soltanto ai propri interessi, l’amministrazione comunale ha l’obbligo di tutelare il benessere della collettività. Chi, se non il sindaco Santillo, il presidente Massaro e l’assessore all’Ambiente Pasquale Pellino, ha il dovere morale e politico di assicurare agli alunni del Don Milani ambienti sani? Altrimenti, non solo si lede l’immagine di Orta di Atella ma anche la salute dei bambini, o no?

Anche sull’antenna della vergogna Santillo e company hanno pescato nel mare magnum degli alibi e dello scaricabarile. I governanti si celano dietro la “potenza” dei colossi dei ripetitori mobili. Va bene, in parte è così. È vero che godono, grazie al nostro caro Parlamento, di una normazione a loro molto favorevole. Ma sul piano normativo c’è una recente sentenza della VI sezione del Consiglio di Stato, la n. 1200 del 6 febbraio 2024, che consente ai comuni, nell’esercizio dei loro poteri di pianificazione territoriale, di raccordare le esigenze urbanistiche con quelle di minimizzazione dell’impatto elettromagnetico. Basta un regolamento comunale che “non consenta la localizzazione degli impianti nell’area del centro storico o nelle adiacenze di siti sensibili come scuole e ospedali, purché sia garantita la copertura di rete, anche nel centro storico e nei siti sensibili, con impianti collocati in altre aree più distanti”. In pratica, è possibile interdire l’allocazione di impianti in specifiche aree del territorio comunale debitamente individuate e considerate di interesse pubblico.

Giuseppe Massaro e Antonino Santillo

Ma, pur volendo dare per buono che contro i magnati della telefonia si perde sempre e comunque, gli amministratori locali hanno la soluzione sotto il naso. Il parcheggio del Fabulae è in regola sotto il profilo urbanistico o è abusivo? A quanto ci risulta, basterebbe dare un’occhiata alle carte per comprendere a prima vista che l’area presenta difformità tali da poter essere sequestrata. Ergo, l’antenna andrebbe immediatamente rimossa perché, è pleonastico dirlo, non può insistere su un luogo urbanistico non in regola. Non confidiamo tanto su Santillo, Pellino e sull’assessore al ramo Tonino Russo, quest’ultimo fa parte da anni dei tecnici di fiducia degli imprenditori proprietari del suolo, ma siamo convinti che gli uffici comunali si daranno da fare per impedire il blitz dell’antenna della vergogna. D’altro canto, gli stessi uffici sappiano in anticipo che l’idea malsana di qualcuno di ampliare il centro commerciale è da cestinare subito. La licenza edilizia per costruire il Fabulae è il frutto dell’urbanistica “creativa” degli anni del sacco della città. Mica si vuole fare un tuffo nel passato? Sarebbe da criminali incalliti.

Francesco Lettieri

Va detto infine che non tutti gli esponenti della maggioranza, quella vecchia e quella nuova, sono stati in silenzio. In un’intervista a Italia Notizie Francesco Lettieri ha assunto una posizione inequivocabile, a conferma del fatto che, come ribadiamo fino alla noia, non tutti i consiglieri sono uguali. “L’installazione di un ripetitore per la telefonia mobile nel parcheggio del Fabulae – dichiarò Lettieri – è un atto grave e inspiegabile. È inaccettabile che un consigliere comunale non sia informato su una vicenda così impattante sul territorio, soprattutto perché l’antenna si trova a pochi passi da un asilo comunale e su un’area dove si svolge la fiera settimanale. Chi ha sbagliato deve pagare. È in gioco la salute pubblica, in particolare di quella dei bambini del Don Milani e dei dipendenti del Fabuale. Gli interessi generali devono sempre e comunque prevalere su quelli particolari” (in basso il link dell’articolo).

Prima del consigliere Lettieri si sono fermamente opposti al ripetitore i gruppi politico-consiliare Fare Democratico per Orta Verde e Svolta Civica. In più occasioni i due movimenti, il primo guidato da Ferdinando D’Ambrosio, il secondo da Giovanni Misso e Eduardo Indaco, hanno gridato allo scandalo per la salute pubblica dei bambini del Don Milani messa a rischio dal moloch elettromagnetico, issato a circa 103 metri dall’istituto. Mentre, se non ricordiamo male, Orta al Centro, capeggiata dall’ex sindaco Andrea Villano, è rimasta in silenzio. Un grave errore politico-amministrativo. Ma non tutto è perduto. Si può ancora porre rimedio aprendo gli occhi sulla possibile irregolarità urbanistica del parcheggio del Fabulae. Serve impegno e trasparenza. La battaglia continua. Per il vero bene di Orta di Atella.

Mario De Michele

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