Quasi 57mila euro di fondi per il sostegno alle famiglie degli alunni con disabilità delle scuole materne, elementari e media sono manna dal cielo per un ente in dissesto finanziario come Orta di Atella. Un’occasione da cogliere al volo. Senza inciampi burocratici. Del resto la procedura non è poi così complessa. Si tratta di recepire il decreto ministeriale e di scegliere un soggetto attuatore con le carte in regola. Ordinaria amministrazione, insomma. Ma la città atellana, da quando si è insediato il sindaco Antonino Santillo, non è in grado nemmeno di fornire i servizi essenziali. Da qui i gravi e inaccettabili ritardi nella messa a terra di un progetto importante per genitori e studenti. E menomale che il primo cittadino ritiene di “andare al massimo”. Se andasse al minimo Orta di Atella scomparirebbe dalla carta geografica. Dal mese di ottobre il settore Politiche sociali, guidato dalla funzionaria Antonella Spampanato, ha avviato l’iter tecnico per l’attuazione del progetto. Ad oggi, tra stop and go e strafalcioni amministrativi, quel progetto è ancora lettera morta. La prima procedura per l’affidamento del servizio è stata revocata in autotutela dalla stessa Spampanato che l’aveva indetta. Le castronerie non finiscono qua. La funzionaria chiede alla giunta di approvare una delibera di indirizzo. Il sindaco obbedisce. Come sempre. E commette l’ennesimo obbrobrio. I fondi hanno un vincolo di destinazione, cioè per legge devono essere spesi per le attività indicate nel decreto, ovvero l’assistenza all’autonomia e della comunicazione degli alunni con disabilità. A cosa serve l’indirizzo di giunta? La destinazione è già indicata a monte. Se non viene rispettata i finanziamenti non vengono stanziati all’atto della rendicontazione. Ma Orta di Atella sembra un Comune a statuto speciale. La specialità? Restare impantanato anche quando si tratta di un progetto di facile attuazione. Dopo il varo in giunta dell’inutile delibera di indirizzo la Spampanato adotta un altro avviso pubblico per la selezione del soggetto attuatore, cioè della coop sociale che dovrà mettere in pratica il progetto. Per motivi personali la funzionaria fa perdere le tracce per 15 giorni. E ovviamente nessuno l’ha sostituita. L’ufficio è rimasto completamente sguarnito di dipendenti. È inutile dire che Santillo non ha ancora presentato al Ministero dell’Interno il piano triennale del fabbisogno del personale. Forse preferisce qualche scorrimento di graduatoria extra-comunale? Intanto le cooperative presentano le offerte e scadono i termini del bando. Al rientro della Spampanato un’altra doccia gelata: il segretario comunale le chiede di revocare anche il secondo avviso pubblico. Perché? Anche il provvedimento bis è viziato da errori. Il sostegno alle famiglie degli alunni con disabilità delle scuole materne, elementari e medie resta un miraggio. A quanto pare il servizio sarà assegnato con affidamento diretto, non più con avviso pubblico, alla cooperativa già impegnata presso l’Ambito socio-assistenziale C6. Una scelta molto discutibile perché tramite l’avviso pubblico si potrebbero ottenere servizi migliori, in base alle offerte, con gli stessi fondi. Chi ha indicato questa soluzione? È stata la preside di una delle scuole. A che titolo? E perché? Mistero. Sarebbe quanto meno strano che un dirigente scolastico sia più competente, sotto il profilo amministrativo, di sindaco, giunta e funzionaria comunale. Ma a Orta di Atella tutto può essere. Avviene, ad esempio, che finora e nonostante i numerosi svarioni della Spampinato nessuno abbia ancora chiesto l’avvio di un procedimento disciplinare ai danni del responsabile del settore Politiche sociali. Il progetto per i disabili va presentato entro il 31 dicembre. In caso contrario i fondi andranno in fumo. A chi aspetta l’assessore al ramo Pasquale Pellino a intervenire? Se Antonella Spampinato ha sbagliato deve pagare. È il minimo. Caro assessore si dia una mossa! Intanto il sindaco Santillo è sempre più spento. Sembra uno scheletro che vaga senza meta perché seppellito nel loculo sbagliato. Non riposa in pace.
Mario De Michele