Sorge il dubbio, fondato, che nel gigantesco scandalo provocato da Marilena Belardo abbia giocato un ruolo di primo piano anche l’ufficio tecnico comunale. Dal primo sopralluogo presso l’abitazione dell’assessore di Città Visibile (i più puri dei puri) dal quale emersero molteplici abusi edilizi sono trascorsi ben 6 mesi prima che l’Utc adottasse l’ordinanza di abbattimento. Eppure il 15 dicembre 2021l’ingegnere Maria Luisa Staino, allora responsabile del settore Politiche del Territorio, ha depositato al protocollo n. 26096 una relazione da brividi (link in basso). Il tecnico comunale evidenziava una raffica di difformità urbanistiche: il piano terra, che in base alla licenza doveva essere un porticato, è stato trasformato abusivamente a civile abitazione, al primo e al secondo piano si evincono un aumento di volumetria dovuta alla chiusura del balcone posto al lato nord dell’edificio e la realizzazione di un nuovo volume sul lato est del fabbricato. Inoltre Staino ipotizzava che il sottotetto sia stato trasformato in abitazione ma non può metterlo per iscritto perché le è stato impedito l’accesso. “Il piano terra trasformato in appartamento – si legge nella relazione tecnica – non è a quota zero così come indicato nelle sezioni dei grafici allegati alla concessione ma è a circa 70 cm dal piano campagna. Gli abusi non finiscono qui: “Le altezze interpiano sono 2,70 m e non come indicato nei grafici pari a 2,80 cm”, è necessario – conclude l’allora responsabile del settore politiche del territorio – un ulteriore sopralluogo per accedere al piano sottotetto e cantinato, nonché effettuare un dettagliato rilievo dei luoghi”. L’ingegnere Staiano redige e consegna la relazione sugli abusi edilizi commessi nella costruzione della casa dell’assessore ai carabinieri e al pm Finizio. Poco dopo Staino lascia il Comune di Orta di Atella per andare a lavorare presso un altro ente locale.

Raffaele Villano

La mansione di responsabile delle Politiche del territorio viene affidata dal sindaco legalitario del Pd Vincenzo Gaudino a Raffaele Villano, cugino dell’ex primo cittadino Andrea Villano. Con l’avvento dell’ingegnere Villano la pratica che riguarda l’assessore Belardo resta per 6 mesi in un cassetto dell’Utc. Come mai? E soprattutto: gli altri cittadini ortesi hanno ricevuto lo stesso trattamento? Bisognerebbe fare un accertamento presso l’ufficio tecnico per verificare il tempo medio trascorso tra i sopralluoghi che hanno riscontrato abusi e l’adozione delle ordinanze di abbattimento. Il dubbio che ci sia stata qualche “interferenza” è legittimo. Appena assume la mansione di responsabile delle Politiche del territorio Teresa Ricciardiello effettua in tempi record un altro sopralluogo presso l’abitazione dell’assessore Belardo. E lo scorso 10 giugno adotta l’ordinanza di abbattimento dopo aver riscontrato gravissimi abusi edilizi (link in basso). Nel frattempo per restare incollata alla poltrona e per continuare a intascare lo stipendio di 1.500 euro al mese Marilena Belardo escogita l’ingegnoso “piano” della donazione alla figlia della casa abusiva (link in basso). Qual è l’obiettivo? Ve lo sveleremo nel prossimo articolo. Stiamo ultimando la raccolta delle “carte”. Siamo abituati così: scriviamo atti ufficiali alla mano. Mentre Belardo, Città Visibile (i più puri dei puri) e il sindaco Gaudino continuano a far finta di nulla nonostante uno scandalo che infanga l’amministrazione comunale e mortifica i cittadini. “Succede solo a Orta di Atella”, amava scrivere su Fb Gianfranco Piccirillo quando governavano i sindaci Angelo Brancaccio, Giuseppe Mozzillo e Andrea Villano. Ora il leader cittadino del Pd non dice una parola. Poco male. La coerenza non è il suo forte.

Mario De Michele

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