Nella calza della Befana soltanto carbone per gli studenti di Orta di Atella. Sul profilo Fb del comune l’amministrazione ha annunciato la sospensione temporanea del servizio di mensa scolastica. Antonino Santillo e la squadra di governo sono riusciti nell’impresa, che appariva a tutti impossibile, di iniziare il nuovo anno facendo peggio di quello appena trascorso. La maggioranza batte un altro record negativo. Roba da guinness dei primati. Situazione infernale per i cittadini: “Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate”, direbbe il sommo poeta. Nel post vengono addotte le solite insopportabili scuse: “La sospensione è dovuta a ritardi nella definizione della procedura di gara per l’affidamento del servizio, curata dalla Centrale Unica di Committenza Area Nolana, conclusasi l’11 novembre 2024, ma della quale non è stato ancora comunicato l’esito con l’individuazione della ditta aggiudicataria. Si rende noto che l’Ente è attualmente privo di un responsabile del Settore Servizi Sociali e Scuola impedendo così la possibilità di prorogare il servizio alla ditta precedentemente incaricata, il cui contratto è scaduto il 31 dicembre scorso; ciò complica ulteriormente la situazione. Nonostante i tentativi di reperire, fino ad oggi, personale a scavalco da altri Comuni, non si è riusciti a trovare disponibilità. Si segnala tuttavia che una dipendente comunale che potrebbe ricoprire tale incarico è attualmente in congedo per maternità e ha data prevista per il rientro in servizio l’8 gennaio 2025, data in cui sarà possibile procedere con gli atti necessari per la ripresa del servizio mensa”.
Sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza continuano a coprirsi di ridicolo. Ma i gravi disagi, a tutti i livelli, sono orami così endemici che non c’è proprio nulla da ridere. Il cerchio tragico di Santillo, che comprende il cugino Gianfranco Piccirillo, vero capo dell’amministrazione, e Pasquale Pellino, in attesa spasmodica della delega di vicesindaco, sta stritolando la città, orami priva anche dei servizi essenziali. È diventata indigesta a tutto l’universo mondo la solita tiritera sulla mancanza di personale. Quando Santillo e company si sono candidati per amministrare Orta di Atella forse pensavano di trovarsi a Castel di Sangro? Non conoscevano i problemi del paese? Vivevano sulla luna? Dopo quasi due anni di gestione il portaoggetti delle scuse è stracolmo. La gente non ne può più. Se per carenza di dipendenti comunali la giunta non può far nulla che senso ha tirare a campare? E soprattutto: perché il sindaco e gli assessori continuano a intascare ogni mese la cospicua indennità di carica se non sono in grado risolvere nemmeno questioni di ordinaria amministrazione? Santillo, il vice Andrea Villano e gli assessori Florentia Lamberti, Tonino Russo, Annalisa Cinquegrana e Pellino rinuncino allo stipendio che si mettono in saccoccia ogni fine mese. Al limite se lo dimezzino. Sono soldi pubblici buttati al vento i 4.140 euro mensili stanziati per il sindaco, i 2.277 euro per il vice e 1.863 euro per gli assessori, esclusa Lamberti che prende la metà essendo lavoratore dipendente. Un totale di 13mila euro al mese, a cui si aggiungono i 1.863 euro per l’indennità del presidente dell’assise Giuseppe Massaro. Quasi 15mila euro mensili per una spesa annua di 180mila euro (foto in basso). Per fare cosa? Per dire che gli amministratori locali non possono fare nulla perché mancano i dipendenti comunali. Un furto legalizzato nelle tasche dei cittadini. Quale azienda al mondo spenderebbe 180mila euro annui per amministratori che non fanno nulla? Ma i soldi pubblici, essendo della collettività, possono essere sprecati come carta straccia.
Non solo. Santillo continua a pensare di poter prendere per i fondelli la popolazione. In riferimento allo stop della mensa scolastica si legge nel post Fb che: “la sospensione è dovuta a ritardi della Centrale Unica di Committenza Area Nolana, nella procedura di gara per l’affidamento del servizio conclusasi l’11 novembre 2024”. Un autogol da Tafazzi della politica. La gara è stata indetta il 16 dicembre 2024 (foto in basso). Perché nelle more dell’affidamento il comune non ha disposto la proroga dell’appalto fino alla conclusione dell’iter tecnico? Il responsabile del settore Servizi Sociali e Scuola era in servizio fino al 31 dicembre. Perché l’amministrazione non si è attivata in tempo debito per scongiurare la sospensione del servizio? L’appalto per la raccolta rifiuti è già stato prorogato almeno due volte, o no? E parliamo di un affidamento di molti milioni di euro. Adesso basta proroghe, però. “Si segnala tuttavia – recita un altro passo della comunicazione – che una dipendente comunale che potrebbe ricoprire tale incarico (quello di responsabile del settore Servizi Sociali e Scuola, ndr) è attualmente in congedo per maternità e ha data prevista per il rientro in servizio l’8 gennaio 2025, data in cui sarà possibile procedere con gli atti necessari per la ripresa del servizio mensa”.
In altre parole, considerati i tempi tecnici, il servizio sarà sospeso per circa 30 giorni. Come sullo scandalo dell’appalto da 30mila euro alla ditta italo-ucraina, Santillo mente sapendo di mentire. Basta leggere il post di fine anno del sindaco: “Il 2025 sarà l’anno della svolta. Sarà l’anno del completamento dei lavori avviati, dell’apertura di nuovi cantieri e del miglioramento dei servizi per una città più sicura, più efficiente e più vivibile”. Anche stavolta è stato di parola. Del resto il sindaco è coerente con le sue priorità: il suo problema primario è quello di rimescolare le poltrone in giunta. Che grande sensibilità politica. È in piena sintonia con i cittadini.
Mario De Michele
SPESA MENSILE PER INDENNITÀ DI CARICA
IL VERBALE DELLA STAZIONE APPALTANTE