Una cosa si è capita subito: i consiglieri comunali di Coraggio non faranno le belle statuine. Prima la proposta di rinviare la votazione sul dissesto, poi approvato nella seduta seguente, ora la richiesta di inserire all’ordine del giorno della prossima assise l’integrazione salariare dei lavoratori socialmente utili. Nicola Russo, Anna Cirillo, Raffaella D’Ambrosio e Gennaro Colella hanno preso carta e penna per chiedere con una nota ufficiale al presidente del civico consesso Giuseppe Massaro e al sindaco Antonino Santillo di introdurre “l’integrazione dell’orario lavorativo, con conseguente passaggio da 11 a 18 ore settimanali, del personale Lsu in servizio presso il Comune di Orta di Atella”. Ecco le motivazioni. La prima: “L’Ente soffre una gravissima carenza di personale, tanto da essere enormemente sottodimensionato e deficitario rispetto al fabbisogno previsto”. La seconda: “Allo stato diverso personale Lsu in servizio presso questo Ente Comune risulta essere impiegato con orario di lavoro part time”. La terza: “I predetti lavoratori sono una validissima risorsa anche perché, in ragione del dissesto finanziario, le procedure per procedere con nuove assunzioni di personale sono gravate da tempi e burocrazia incompatibili con la situazione emergenziale di carenza di personale di cui soffre questo Ente”. Da qui la richiesta di Coraggio di portare all’attenzione del prossimo civico consesso l’integrazione salariale per gli Lsu passando da 11 a 18 ore lavorative settimanali. Numeri alla mano i consiglieri Russo, Cirillo, D’Ambrosio e Colella hanno decisamente ragione. Basta recarsi al municipio per rendersi conto che ci sono tantissime stanze vuote per la carenza di personale. Con i prossimi pensionamenti la situazione diventerà ingestibile con interi settori amministrativi senza dipendenti comunali. La casa comunale sarà un deserto.
La richiesta degli esponenti di Coraggio assume una valenza ancor più significativa perché si inquadra all’interno di una logica di piena condivisione con i vertici politici del gruppo. C’è totale sintonia tra il leader Pasquale Ragozzino e i quattro consiglieri comunali. Sembrano una falange macedone che marcia compatta verso il sindaco e le altre componenti della maggioranza. La nota sugli Lsu è la cornice di un quadro politico molto più ampio. Coraggio ha mandato un messaggio forte e chiaro a Santillo e agli altri gruppi: “Cari amici, fin qui l’amministrazione ha fatto poco o nulla, vediamo di darci una svegliata”. Non solo. Coraggio ha coperto anche il campo del centrosinistra. L’iniziativa sugli Lsu doveva essere appannaggio della lista Orta Democratica (non pervenuta) che rappresenta un pezzo dei dem ortesi. Lo scenario è nitido. Ragozzino e i quattro moschettieri non tireranno a campare. Se l’amministrazione galoppa si andrà avanti, se andrà a passo di lumaca saranno dolori. Coraggio spina nel fianco di Santillo e dei suoi più stretti alleati? Beh, sembrerebbe proprio di sì. E quante spine.