«Dobbiamo crederci fino in fondo e investire tutte le nostre energie per spiegare con chiarezza le proposte del Partito Democratico, perché non si può esitare di fronte al rischio di consegnare il paese a chi vuole sovvertire le sue istituzioni democratiche, minare i diritti delle donne, imporre leggi reazionarie e liberticide. E i sondaggi, nel collegio uninominale di Napoli dove sono candidata, confermano la percezione che viene dagli incontri per strada: non è vero che la destra ha la vittoria in tasca, anzi». Così la Senatrice Valeria Valente (PD), candidata al Senato nel collegio uninominale di Napoli e nei collegi plurinominali della Campania e della Puglia, commenta il sondaggio realizzato dall’agenzia Quorum-YouTrend per il collegio Campania 04, secondo il quale il Partito Democratico ottiene il 26,6 % delle indicazioni di voto, piazzandosi al primo posto (Campania Notizie lo aveva anticipato stamattina riportando il sondaggio di SWG, clicca qui). Al secondo posto il M5S con il 25,8 per cento, Fratelli d’Italia è solo terzo, con il 15,6. Seguono Forza Italia (9,8), Alleanza Verdi-Sinistra (5,2), Azione/Italia viva (4,2) mentre la Lega supera appena il quorum (3,3). Passando alla scelta dei candidati nel collegio uninominale, Valente ottiene il 36,7 per cento delle indicazioni di voto, superando di 9 punti percentuali Stefano Caldoro, ex governatore della regione Campania (Forza Italia), indicato dal 27,7 per cento degli intervistati. Al terzo posto Ada Lopreiato del M5S (25,9). Il sondaggio approfondisce anche la sfida tra centrosinistra e centrodestra nel collegio uninominale di Napoli. Valeria Valente è ritenuta “onesta” dal 43,5 per cento degli intervistati contro il 18,7 che valuta tale Caldoro, e decisamente più “capace di portare un cambiamento” (42,5 per cento contro il 18,8 dell’ex governatore. Anche se con un margine più ridotto, Valente è ritenuta “competente” da un maggior numero di persone (39,7 per cento contro il 38,6 di Caldoro) e più ‘vicino alle persone come me’ (42,3 per cento contro il 38,3 di Caldoro). «La posta in gioco non è solo la vittoria del Partito Democratico, ma la possibilità di continuare e rafforzare un percorso di rilancio del paese – dopo la pandemia e nel bel mezzo della crisi del gas provocata dalla guerra in Ucraina – fatto di investimenti su giovani, donne, Mezzogiorno, mettendo al centro il lavoro, l’inclusione sociale, la protezione dell’ambiente, la cultura. Però tenendo i piedi per terra, senza promettere chimere come la flat tax, che scaricheranno solo nuovo debito sulle generazioni future» conclude Valente.

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