Sindaci furbi e sindaci stupidi. Dalle urne delle provinciali di Caserta è uscita la dimostrazione numerica della fattezza di alcuni primi cittadini. A Cesa il buon Enzo Guida è passato sopra a Cesario Villano come un Caterpillar. D’accordo con il capo dell’amministrazione l’ex assessore si è dimesso dalla giunta per correre per uno scranno nell’ente dell’ex Saint Gobain. In cambio l’appoggio della maggioranza. Risultato? Villano, con soli 1239 voti, non è stato eletto nemmeno nella lista di Zannini che ha ottenuto ben otto consiglieri provinciali. Un disastro. Non è stato difficile per Guida prendersi gioco dello sprovveduto Villano. Il sindaco furbo se l’è palleggiato per mesi nel gioco delle tre carte. E lui, il povero fu assessore, è caduto nella trappola come un bimbo in fasce. Due piccioni con una fava: Villano fuori dalla giunta e dal consiglio provinciale. R.I.P.

Antonino Santillo

A Orta di Atella spicca per incapacità politica l’incommensurabile Antonino Santillo. Il primo cittadino ha considerato le provinciali come una gita fuori porta. Esito? Catastrofico. I due candidati locali Giovanna Migliore (La Provincia al Centro) e Antonio Chianese (Prima la Provincia di Caserta), entrambi della maggioranza, hanno incassato una scoppola difficile da assorbire. Una pessima figura dovuta anche all’inadeguatezza di Santillo che invece di trovare un accordo interno ben prima del voto è restato comodamente alla finestra. Così l’uscente Marcello De Rosa, sindaco di Casapesenna, ha fatto man bassa di preferenze con l’appoggio del gruppo dell’ex primo cittadino ortese Andrea Villano. Complimenti per entrambi. Per Santillo scia di sangue in vista. Amen.

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