La più ricca, con i suoi oltre 2 milioni dichiarati e proprietà sparse fra Liguria, Londra e Bruxelles, è Cristina Rossello, ex avvocato di Silvio Berlusconi, il più povero Aboubakar Soumahoro con poco più di 9mila euro e la proprietà al 50% di una casa a Roma. È la classifica (ancora parziale) delle dichiarazioni dei redditi depositate dai deputati eletti il 25 settembre scorso e pubblicata online sul sito della Camera. Le dichiarazioni si riferiscono però ai redditi 2021, dunque a un periodo in cui molti non avevano ancora ricoperto la carica di parlamentari. All’elenco mancano ancora molti deputati (come la premier Giorgia Meloni, i ministri Carlo Nordio, la compagna di Berlusconi, Marta Fascina). A dispetto dell’ingente patrimonio, Rossello guida una modesta Fiat 500 del 2012 e si differenzia da molti suoi colleghi che, pur con redditi nettamente inferiori si lasciano sedurre dalle auto di lusso. Per esempio il leader dei 5 stelle Giuseppe Conte che dichiara un reddito da 35mila euro ma non resiste al fascino di una Jaguar vintage del 1996. Ma è l’unico, piccolo lusso per un reddito da ceto medio (anche perché Conte nel 2021 fu premier solo fino a febbraio). Francesco Lollobrigida, cognato di Giorgia Meloni e ministro dell’Agricoltura, ha un immobile a Roma, guida un’Alfa Romeo Stelvio e dichiara al fisco 104 mila euro di reddito imponibile. Il viceministro Galeazzo Bignami ha parecchie proprietà fra Bologna e Modena, un Audi Q3 del 2017 e un reddito da 100 mila euro. Tra i più ricchi figura anche l’ex ministro Giulio Tremonti, con quasi 1,6 milioni di reddito, felice proprietario di una Jeep Gran Cherokee e una Land Lover Defender e di vari fabbricati tra Pavia, Roma e Cadore. Il ministro Giorgetti preferisce invece un’italianissima e modesta automobile: una Punto del 2008, ereditata per un quarto. Possiede, però, dieci quote della Cooperativa dei pescatori dell’amato Lago di Varese e un reddito che sfiora i 100 mila euro. Enrico Letta, nel 2021 segretario Pd e non ancora eletto, dichiarava un reddito superiore ai 388mila euro e nessuna proprietà immobiliare, ben più alto di Elly Schlein che si candida a succedergli e dichiara un reddito di 88mila euro. La deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi ha dichiarato una casa a Roma, una Toyota Yaris e più di 98 mila euro, l’ex ministro Roberto Speranza alcune proprietà fra Roma e Potenza, una Mercedes classe A del 2010 e un reddito di circa 100 mila euro. Anche il Senato ha cominciato a pubblicare alcune dichiarazioni patrimoniali, ma sono solo poco più di 20. Mancano quelle di Salvini, Renzi e Berlusconi. Poco più di 150mila euro. Per l’esattezza, 151mila 915 euro. A tanto ammonta l’imponibile dichiarato al fisco dal premier Giorgia Meloni secondo il modello 730 consegnato nel 2022 all’Agenzia delle entrate e relativo ai redditi percepiti nel 2021, pubblicato on line sul sito del governo. Nel dettaglio, a fronte di questo imponibile, il reddito complessivo è di 160mila 706 euro. Secondo quanto riportato nella “dichiarazione della situazione patrimoniale 2022″ la leader di via della Scrofa «è proprietaria di un solo fabbricato», a Roma, ovvero l’appartamento dove vive con la famiglia, il compagno Andrea Giambruno e la figlia Ginevra, tant’è che nella voce ‘annotazioni” c’è scritto “abitazione”. Non possiede nessun altro bene immobile. Niente titolo azionari, obbligazionari o partecipazione societaria. L’attuale presidente del Consiglio non ha indicato lo stato civile. In particolare, riguardo ai “compensi connessi all’assunzione della carica” Meloni (nominata premier il 21 ottobre scorso con decreto del presidente della Repubblica) dichiara «in qualità di presidente del Consiglio, nonché membro della Camera dei deputati, di non percepire alcun compenso dalla presidenza del Consiglio, in base al divieto di cumulo con l’indennità spettante ai parlamentari» ai sensi dell’articolo 3 del decreto legge del 21 maggio 2013, n. 54. La “dichiarazione di rinuncia”, si legge ancora sul sito, è datata il 20 gennaio scorso.