SALERNO – La festa del 25 aprile “celebra la riconquista della libertà del popolo italiano dall’occupazione nazista e il ripristino dei valori della democrazia compromessi dal fascismo”. Lo dice il presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, deputato Pdl, in un manifesto per la Liberazione aggiungendo però “come non ci si debba chiudere in rappresentazioni idilliache e mitiche della Resistenza, in particolare del movimento partigiano, come non se ne debbano tacere i limiti e le ombre”.

“Non tutti, nella Resistenza – evidenzia Cirielli – si batterono per la democrazia e non tutti lo fecero con onore e civiltà, come dimostrano i fatti accaduti nel ‘Triangolo della morte’, tra le province di Reggio Emilia, Bologna e Ferrara”. A suo giudizio “é giusto che, dopo tanti anni, un pensiero commosso vada a tutti coloro, in particolare ai Caduti, che combatterono per la Patria, anche quelli che, in buona fede, lo fecero dalla ‘parte sbagliata’. Così come è giusto ricordare che tanti Italiani persero la libertà, la terra dei propri avi, la vita, costretti a fuggire dall’Istria, dalla Dalmazia e dalla Venezia Giulia, sull’ombra della feroce pulizia etnica delle foibe, scatenata dal dittatore jugoslavo Tito, con la complicità dei leader comunisti italiani”. “Per il terzo anno consecutivo il presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli ripropone un minuetto che attacca la Resistenza e dà una visone distorta di un momento storico che ha segnato il trionfo della democrazia e degli ideali di libertà”. E’ quanto sostiene Franco Tavella, segretario generale Cgil Campania, riferendosi ai manifesti sul 25 aprile affissi dal presidente della Provincia nei giorni scorsi a Salerno. “Si tratta – continua Tavella – di un ritornello stonato che palesemente ignora fatti storici e quindi documentati”. “Siamo tristemente abituati a queste esternazioni – aggiunge il segretario generale – che tentano di far passare in secondo piano l’orgoglio e il valore di tanti uomini e donne che, combattendo nella Resistenza contro il nazifascismo, hanno liberato il nostro Paese dalla dittatura aprendo le strade all’affermazione della Carta Costituzionale. Anche quest’anno ricordiamo al presidente Cirielli che basterebbe consultare un semplice sussidiario per chiarirsi le idee e approfondire la propria conoscenza storica. Lo invitiamo, anziché divulgare schiocchezze attraverso manifesti – peraltro istituzionali – a concentrarsi di più e meglio sui problemi che attanagliano la provincia di Salerno, lasciando a chi è meno ignorante la disamina e la critica storica”.

 

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