Con l’intervento di Marco Zanni, europarlamentare della Lega e presidente del gruppo Identità e Democrazia, ha preso il via la convention ‘Free Europe’ organizzata da Id alla Fortezza da Basso a Firenze. Previsti interventi dei rappresentanti di 12 delegazioni straniere di altrettanti partiti alleati della Lega in Europa, tra cui quella di Marine Le Pen che ha inviato un videomessaggio e del leader olandese Geert Wilders che ha vinto le ultime elezioni nel suo paese. “Oggi è una giornata bellissima in una citta straordinaria e una di quelle giornate che credo possano fare la storia, perché per la prima volta nelle istituzioni europee un’altra Europa è possibile senza guida socialista e con un centrodestra che sta governando in Italia e che sia alla guida dell’Europa”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, arrivando alla convention. Salvini ha ribadito che qui sarà espressa una idea di Europa “fondata sul lavoro e non sull’auto elettrica o sulla tassa sulla casa. Un’idea totalmente diversa rispetto a quella della von der Leyen, di Lagarde e Soros, l’Europa dei banchieri”. Il vicepremier ha sottolineato che “oggi c’è il primo partito di Francia, di Olanda, di Austria, del Belgio, il secondo partito di Germania e un partito di governo italiano. Non siamo un cantiere nero, anzi c’è un’onda blu. I dati ci dicono che oggi siamo la quarta forza politica al Parlamento europeo. L’obiettivo è di arrivare ad essere la terza, ed essere determinanti. Offriamo il nostro contributo”. E Il rumeno George Simion, che ha annunciato di voler lasciare Id per i conservatori “però oggi è qua – ha aggiunto il ministro dei Trasporti e delle infrastrutture -. Oggi non ci sono alcune delegazioni ed alcuni paesi che ci hanno chiesto di poter aderire a Identità e democrazia. E’ un percorso. Si vota a giugno e conto che cresceremo ancora. Ci sono almeno tre nazionalità che si aggiungeranno alla nostra delegazione”. Secondo Salvini, inoltre, il leader di forza Italia Antonio Tajani sbaglia a dire che non si alleerà mai con Afd e con Marine Le Pen. “Mi spiacerebbe che qualcuno di centrodestra preferisse la sinistra ad alleati di centrodestra – ha aggiunto il leader leghista – Io posso dire che chi sceglierà la Lega in Europa sceglie l’alternativa a sinistra. Quindi rinnovo l’invito al centrodestra in Italia a essere unito in Europa, poi non posso imporre niente controvoglia a nessuno”. “La posta in gioco per noi è restituire il potere al popolo” in Europa, perché “siamo movimenti di resistenza democratica e patriottica di fronte a una struttura burocratica dominante, di fronte a un potere arbitrario”. Lo ha affermato Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, in un videomessaggio inviato all’evento Free Europe. “Nel momento in cui la Ue si appresta a cambiare e semplificare il patto per l’immigrazione – ha aggiunto -, dobbiamo mobilitarci urgentemente in tutti i paesi d’Europa. Per la signora Von Der Leyen l’immigrazione non è un problema, ma è un progetto. Se non facciamo niente, lasceremo che Bruxelles governi a discapito della vita dei popoli europei”. “La Commissione europea – ha anche detto Marine Le Pen – agisce contro i nostri popoli, contro le nostre libertà. Questa nebbia tecnocratica che è diventata l’Unione europea non riconosce gli uomini come ricchi eredi di una storia come degli attori di un progresso sociale, ambientale ma come merci, come consumatori intercambiabili, senza radici e senza frontiere. Un vero modello di annientamento dell’identità dei popoli il cui carburante si chiama immigrazione”. “Ci chiamano euroscettici perché critichiamo le politiche Ue ma noi distinguiamo nettamente tra l’Unione europea e l’Europa, non smettiamo di svelare l’amara verità e cioè che oggi l’Ue è una minaccia per l’Europa”. Così Kostadin Kostadinov, leader bulgaro del partito di ultradestra Rinascita nel suo intervento alla manifestazione. Kostadinov ha aggiunto: “Qui ci sono rappresentanti degli europei che vogliono essere padroni e non ospiti nei nostri paesi” e ha rimarcato: “Perché l’Europa sopravviva con le nostre tradizioni e la nostra cultura, l’Unione europea deve cambiare obbligatoriamente come comunità di civiltà e non come stato federale. Se non succede, il suo futuro è già deciso e seguiranno una serie di referendum per uscire dall’Ue. È arrivato il tempo per una rinascita dell’Europa”. “Basta con l’Europa dei burocrati, dobbiamo dire noi come dobbiamo vivere, dare la nostra idea del sistema di giustizia e con spirito di unità. Così dobbiamo costruire un fronte unito per le prossime europee. Per questo fate conto su di noi e sulla nostra forza. Insieme faremo la differenza alle prossime elezioni e facciamo vedere a Bruxelles cosa vogliamo”. Così Andrè Ventura, leader di Chega, il partito di estrema destra portoghese, nel suo intervento alla manifestazione.