È un politico concreto Salvatore Lettera. Predilige i fatti alle chiacchiere l’assessore uscente, nonché consigliere provinciale. In 5 anni di mandato ha ottenuto importanti risultati nell’ambito delle deleghe alla Protezione civile e alla Legge 328/2000. L’ultimo traguardo tagliato è la riapertura dell’asilo nido comunale “Franca Rame”. Com’è nel suo stile Lettera interviene con efficacia anche nel dibattito, avviato dal candidato sindaco di Risorgimento Atellano Ernesto Di Mattia, sul pagamento dei tributi comunali da parte degli aspiranti primi cittadini.

Salvatore Lettera

“Ho molto apprezzato – commenta Lettera in post sul suo profilo Fb – la proposta di Ernesto Di Mattia con cui invita i candidati sindaci a rendere nota la loro posizione in materia di rapporti fiscali e tributari con il Comune. Cosa che la nostra candidata ha già anticipato nel comizio di domenica scorsa. Se posso, aggiungerei di estendere tale dichiarazione anche a tutti i candidati al consiglio comunale, invitandoli a depositare presso l’ufficio protocollo del Comune di Sant’Arpino, una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, ai sensi e per effetto dell’art. 47 del D.p.r. 28 dicembre 2000 n. 445, in cui si dica di essere in regola e non avere pendenze in relazione ai tributi comunali Tari, Imu/Tasi e Tosap/Cosap”. Il ragionamento dell’assessore Lettera è più che condivisibile. Non ha senso infatti limitare il “controllo” ai soli candidati sindaco. Tutti gli aspiranti componenti del prossimo consiglio dovrebbero attestare di aver pagato regolarmente le imposte comunali. Chi si propone per amministrare la città deve dare il buon esempio. Non solo. Lettera dice una cosa sacrosanta quando sottolinea che non basta una “semplice” affermazione verbale. Se si vogliono fare le cose seriamente serve un’autocertificazione da protocollare al Comune. Lui lo farà. Gli altri come si comporteranno? Molto probabilmente faranno solo chiacchiere. Finora infatti il “promotore” dell’iniziativa non ha commentato la controproposta dell’assessore Lettera di estendere a tutti i candidati al consiglio, con tanto di atto di notorietà, la presentazione di una dichiarazione di regolarità fiscale nei confronti del Comune. Come mai Di Mattia tace? Forse anche nella sua lista c’è qualcuno che non paga le tasse?

Mario De Michele

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