La commissione regionale per il congresso Pd decide di non decidere sul caso Caserta. L’organismo presieduto dall’eurodeputato Franco Roberti, “dopo una accurata istruttoria sull’anagrafe degli iscritti”, ha stabilito all’unanimità “di approfondire numerose posizioni anagrafiche mediante documentazione probatoria da richiedere agli interessati e da acquisire presso la commissione nazionale”. Il gruppo di lavoro messo in piedi dall’ex procuratore nazionale antimafia avrebbe dovuto sciogliere il nodo Caserta entro il 12 marzo. Ma in Terra di Lavoro si sono registrate tante di quelle schifezze che il team di Roberti, composto anche da Francesco Gatto, timoniere della commissione provinciale, non ha potuto completare l’istruttoria. Da qui la decisione di richiedere al nazionale l’anagrafe certificata del 2019 e di spostare dal 23 al 26 marzo lo svolgimento delle assemblee di circolo per il congresso regionale della Campania. In provincia di Caserta il tesseramento 2022 ha raggiunto al cifra record di quasi 7mila iscritti. Un dopaggio scandaloso. Immediato l’altolà della commissione nazionale che tagliò oltre la metà delle tessere riducendo la platea a 3.200 iscritti, decisione ratificata dalla commissione provinciale. Il provvedimento fu impugnato davanti al tribunale civile di Santa Maria Capua Vetere da Gennaro Oliviero e company. Furono presentati 200 ricorsi, poi ritirati per l’irricevibilità dovuta alla revoca di Roma della platea casertana. Facendo la tara tra la decisione di Roberti e il gruppo di lavoro regionale e “l’impraticabilità di campo” da sempre denunciata da Francesco Boccia il risultato più probabile, quasi certo, è che si arriverà al commissariamento sia della federazione di Caserta che del partito campano. Niente congressi in Terra di Lavoro e in Campania. Elly Schlein vuole fare pulizia all’interno di un partito in mano ai signori delle tessere. La nuova fase del Pd passa anche da una rigenerazione a livello territoriale. A Caserta e in Campania i dem hanno in alcune zone più iscritti che voti. Un paradosso che emblematicamente fotografa la situazione di un partito morente “governato” a suon di tessere gonfiate e di rendite di posizione fino ad oggi inscalfibili. La vittoria di Schlein alle primarie ha ribaltato tutto. Il Pd campano sarà rivoltato come un calzino. Gente come Oliviero è all’ultimo giro di giostra. Tanti altri little-big diventeranno small.
Mario De Michele