Valerio Di Fraia

Il titolo del manifesto è già tutto un programma: “Fermiamo il clientelismo”. Secondo i consiglieri di opposizione Iolanda Griffo e Pietro Musto, firmatari del documento, la coalizione del sindaco Valerio Di Fraia sarebbe intrisa di favori agli amici della maggioranza e di clientele che investono praticamente tutti i settori amministrativi, dai lavoratori socialmente utili alla villa comunale fino alle opere pubbliche. Il primo attacco sferrato da Griffo e Musto alla squadra di governo riguarda gli lsu. “Proponiamo per gli ex lavoratori socialmente utili – affermano i due esponenti della minoranza – un piano di stabilizzazione prospettico in modo da fermare qualsiasi atto di mercanteggiamento della loro dignità. Siamo a favore della stabilizzazione e contrari ai ricatti o al clientelismo elettorale!”.

Pietro Musto e Iolanda Griffo

L’altro punto dolente ricade sulle modalità di assegnazione dei lavori che, denunciano Griffo e Musto, verrebbero affidati in violazione del Codice dei contratti pubblici. “Invitiamo il sindaco ed il responsabile dell’ufficio competente a garantire la rotazione dei lavori di manutenzione sotto soglia concessi nel rispetto dei principi giuridici indicati dalla normativa in materia. Gli amici hanno già beneficiato di troppi vantaggi. Sollecitiamo i cittadini a leggere le varie delibere e determine di assegnazione dei lavori. Siamo contrari al clientelismo elettorale!”.

Ricordiamo che il D.lgs. n. 36/2023, noto come Codice degli appalti, consente affidamenti diretti sotto soglia ma stabilisce con chiarezza il rispetto inderogabile del principio di rotazione degli operatori economici. “È vietato l’affidamento o l’aggiudicazione di un appalto al contraente uscente nei casi in cui due consecutivi affidamenti abbiano a oggetto una commessa rientrante nello stesso settore merceologico, oppure nella stessa categoria di opere, oppure nello stesso settore di servizi”. Non solo. La stazione appaltante, in questo caso il comune di Villa Literno, deve garantire la libera concorrenza e il principio di non discriminazione tra le ditte, proprio per impedire agli enti pubblici di incappare in pratiche illegittime che sfociano nel clientelismo.

L’atto di accusa dei consiglieri Griffo e Musto si estende alla gestione della villa comunale e al mancato confronto sul Piano urbanistico comunale. “Chiediamo di rendere pubbliche tutte le determine che riguardano la gestione della Villa Comunale. Sul Puc restiamo in attesa di un confronto pubblico così come annunciato dall’assessore competente”. Per valorizzare la città, chiosano i due esponenti dell’opposizione, bisogna dire: “No ai compromessi che danno vantaggi temporanei agli amici e mortificano il nostro territorio”. È il minimo, no?

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