La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata al Palazzo dei Congressi dove si tiene il vertice informale europei dei 27. La riunione, il cui inizio era previsto per le ore 9, in realtà deve ancora cominciare, visto che i leader stanno raggiungendo l’edificio in questi minuti. Meloni, prima di arrivare al vertice, ha avuto un bilaterale con il premier polacco Mateusz Morawiecki. In una diretta su facebook, Morawiecki ha riferito di aver incontrato Giorgia Meloni. “Siamo entrambi d’accordo sul fatto che è importante soprattutto difendere le frontiere esterne, perché altrimenti ci sarà sempre una situazione in cui decine di milioni di persone, se non centinaia di milioni di persone, vorranno venire qui da molte parti del mondo, ha detto Morawiecki. “L’Europa – ha avvertito – non sarà in grado di resistere a questo, l’Europa si romperà”. Arrivando al vertice, Morawiecki ha detto che “l’Europa si trova di fronte a una scelta fondamentale: accettare o meno l’immigrazione clandestina di massa”. “La Polonia pone un forte veto su questa posizione” ha ribadito il premier, raccontando di averne discusso ieri con i leader presenti al vertice. “Molti – ha aggiunto – sono d’accordo con me. Hanno paura di questo diktat proveniente da Bruxelles e Berlino. Noi non abbiamo paura di questa imposizione”. Il premier polacco ha giustificato l’opposizione alle soluzioni individuate dall’Ue “per motivi di sicurezza nazionale”. “Vogliamo pace e sicurezza e difenderemo il diritto dei polacchi alla sicurezza”, ha aggiunto. Morawiecki è tornato infine sulla questione del ricollocamento dei migranti. “Non esiste – ha detto – la possibilità di distribuire gli immigrati clandestini senza il consenso degli Stati membri”. Seppure sia necessaria la maggioranza qualificata, Varsavia, insieme a Budapest, sostiene che l’accordo richieda il consenso di tutti gli Stati membri sulla base di un principio stabilito dai leader europei in passato.

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