Arrivano le prime autorevoli reazioni alla nostra inchiesta intitolata “Aversa: padel nel cimitero” (link in basso). Adele Ferrara non condivide per nulla il via libera della giunta alla “Tulipano S.S.D.” per la costruzione di un mega impianto sportivo in via Fermi, angolo via Pelliccia, a ridosso della dimora dei defunti. “È impensabile – sostiene la consigliera di maggioranza – autorizzare la realizzazione di 4 campi di padel e 3 di tennis a pochi metri dal cimitero. Qualsiasi cittadino di Aversa direbbe la stessa cosa. Per questo ritengo che sia una scelta non solo sbagliata, ma anche molto grave: la giunta comunale deve essere connessa con la città, altrimenti cresce la sfiducia nelle istituzioni e aumenta lo scollamento tra governanti e governati. L’area in questione è destinata ai servizi di interesse urbano con specifica qualificazione a verde pubblico di quartiere. Avrebbe senso, ad esempio, creare un parco pubblico attrezzato con un ampio parcheggio, che possa essere fruito dai cittadini che si recano al cimitero. Gli impianti sportivi vanno realizzati in altre zone della città, soprattutto per riqualificare le periferie. Ma l’aspetto più importante di questa vicenda riguarda la vicinanza al cimitero, dobbiamo avere rispetto dei defunti”.

Massimo Virgilio

Nella prima puntata della nostra inchiesta abbiamo messo in evidenza anche l’inopportunità politica di una decisione che consente un notevole business ad una società dilettantistica composta dal cognato del consigliere di maggioranza Massimo Virgilio, eletto nella lista “Aversa, Italia”, promossa dal vicesindaco Alfonso Oliva, che ha votato a favore della delibera. “Sorgono fondati dubbi anche sul piano politico”, conferma Adele Ferrara. Che aggiunge: “Si tratta di una richiesta che risale a nove anni fa, non capisco perché viene tirata fuori dai cassetti, in fretta e furia, soltanto oggi. A qualsiasi cittadino sorgerebbe il legittimo sospetto che l’ok della giunta alla convenzione sia legato alla presenza di un consigliere comunale di maggioranza imparentato con i beneficiari. Trasparenza e Aversa virtuosa sono stati i nostri punti forti della campagna elettorale, dovremmo essere consequenziali con i fatti e con gli atti. Peraltro – osserva Ferrara – su una tematica così importante, che riguarda tutti i cittadini, sarebbe opportuno convocare un consiglio comunale aperto, affinché ogni consigliere si possa esprimere sul progetto. Non so gli altri, ma io non sono stata informata di nulla su una questione di grande rilievo che andava discussa e condivisa da tutti”.

Dalle dichiarazioni della consigliera Ferrara emerge, quindi, un altro particolare da non sottovalutare: non solo si è ripescato un progetto deliberato nel lontano 2018, ma l’argomento non è stato nemmeno stato condiviso con i consiglieri di maggioranza. Come mai? Le perplessità della Ferrara non finisco qua. “Anche sul piano tecnico-amministrativo serve un approfondimento. È un progetto complesso, per cui è giusto che venga sottoposto all’attenzione della nuova segretaria generale, dottoressa Emanuela De Chiara, in quanto la delibera ha ricevuto il visto di legittimità dal suo predecessore”.

Ancora una volta la consigliera Adele Ferrara, a differenza di altri, dimostra di avere a cuore gli interessi della collettività. Su questa spinosa questione attendiamo, poco fiduciosi, gli interventi del sindaco Franco Matacena e del presidente dell’assise Giovanni Innocenti. Siamo meno pessimisti rispetto all’opposizione. Per la minoranza dovrebbe essere un invito a nozze. Se resta muta, gatta ci cova.

Mario De Michele
(continua…)

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