Buon compleanno Italia. Nonostante tutto 75 anni ben portati, e delle sfide all’orizzonte non facili, ma che potrebbero essere vinte. Ma questo riguarda le prospettive, siamo fiduciosi ma lo sguardo, in questo momento, va dato allo specchietto retrovisore. Il 2 giugno del 1946 la prima volta ansarono alle urne, in una consultazione nazionale, anche le donne e circa 13 milioni risposero ‘presente’, i maschi furono 12 milioni. I votanti superarono l’89 per cento degli aventi diritto. Il 10 giugno la Suprema Corte di Cassazione proclamò il risultato: 12 717 923 favorevoli alla Repubblica, 10 719 284 favorevoli alla Monarchia. Re Umberto II, il re di maggio, due giorni dopo lasciò l’Italia. La cosa curiosa fu che praticamente l’interno nord Italia votò per la Repubblica mentre tutto il Sud per la Monarchia. E pensare che i Savoia erano considerati come i sovrani del Piemonte. Come si puo’ notare dalla tabella sottostante, in nessuna regione del Nord Italia vinse la Monarchia, in nessuna regione del Sud la Repubblica. E in Campania la vittoria fu schiacciante: quasi un milione di voti di differenza: 435.884 per la Repubblica, 1.427.038 per la Monarchia.
Ecco di seguito le principali tappe che seguirono:
– 13 giugno 1946, al termine della riunione del Consiglio dei Ministri il presidente del Consiglio Alcide De gasperi assunse le funzioni di Capo provvisorio dello Stato
– 13 giugno 1946 Re Umberto lasciò volontariamente l’Italia diretto in Portogallo a Cascais
– 18 giugno la Corte di Cassazione respinge i ricorsi contro il risultato del referendum
– 28 giugno 1946 l’Assemblea Costituente (eletta in contemporanea con lo svolgimento del referendum) elesse a capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola (396 voti su 501), al primo scrutinio. Con l’entrata in vigore della nuova Costituzione della Repubblica Italiana, il – 1 gennaio 1948 entra in vigore la Costituzione
– Maggio 1948 Luigi Einaudi viene eletto Presidente della Repubblica