Mentre sta creando preoccupazione un dato su tutti: la bassa affluenza alle urne; proseguono i contatti in vista del turno di ballottaggio che, tra due domeniche, designerà i sindaci dei comuni andati al ballottaggio. La scarsa affluenza: nelle grandi città il dato meno incoraggiante, da Roma, Napoli, Torino e Milano, percentuale sotto o poco al di sopra del 50 per certo. Metà degli elettori ha scelto di restare a casa. Colpa della politica, o di una certa politica, sicuramente, ma anche il diritto-dovere di recarsi alle urne ci dice: colpa anche degli elettori. Che oltretutto certi politici e, soprattutto, un certo loro modo di far politica, li votano eccome! Torniamo a Caserta. Come si sa PioDel Gaudio, terzo incomodo tra Carlo Marino e Gianpiero Zinzi, ha dato la propria disponibilità ad un accordo partendo dai punti del programma che ritiene di fondamentale importanza. Zinzi ha risposto: “Certo, ci mancherebbe!” e Marino aveva fin da subito lanciato l’appello all’unità di tutti al grido di ‘Attenti alla Lega!”. Dunque: come farà a scegliere adesso Del Gaudio. Anche perché non sembrano profilarsi apparentamenti ufficiali, ma soltanto ufficiosi e, pertanto, non influenti sul numero di consiglieri comunali destinati ad ogni forza politica in campo ma, è probabile, sul numero di assessori. Ed è ovvio che un poltrona garantita a Del Gaudio, che di voti ne ha presi circa il 15 per cento (a Caserta ha votato il 71%), sarebbe una poltrona da sottrarre nell’ambito del proprio schieramento. Vedremo cosa accadrà, ma se non è zuppa è pan bagnato: accordo sul programma sì, ma anche possibilità concreta di voler poi contribuire all’attuazione di quel programma. Contatti in corso anche con Romolo Vignola e Raffaele Giovine. Non è escluso che, alla fine, arrivi un nulla di fatto e che si riparta esattamente così come si è iniziato: Marino con i suoi e Zinzi altrettanto, zero a zero, tanto pe usare un termine calcistico, e palla al centro.
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