Antonello Giannelli, presidente dell’associazione nazionale presidi (Anp), ricorre a Shakespeare: “Tanto rumore per nulla”. È lo stato d’animo di chi si sente con l’acqua alla gola e con regole che cambiano continuamente. La premessa è: “Ci atteniamo a quanto dicono le autorità sanitarie”. Ma l’indicazione del Comitato tecnico scientifico sul fatto che si può scendere anche sotto il metro di distanza, laddove non ci sarà la possibilità di rispettarlo, spiazza un po’ tutti. “Sono un po’ stupito, non si capisce perché questa prescrizione non sia arrivata prima. Quello che mi viene da dire è che siamo passati dalla tragedia alla commedia: tanto rumore per nulla di William Shakespeare! – osserva Giannelli – per cosa ci siamo arrabattati sino ad ora? Pare tutto inutile, un’attività febbrile fatta in questi mesi che ci si poteva risparmiare. I dirigenti scolastici non hanno preso un solo giorno di ferie per lavorare con granitico senso del dovere affinché gli alunni potessero essere distanziati come previsto. A questo punto il ministero mandi il prima possibile l’organico aggiuntivo necessario per sdoppiare le classi e basta. E invito tutti i colleghi a comunicare immediatamente ai rispettivi uffici scolastici la loro messa in ferie, perché le hanno meritate come non mai e perché ne hanno bisogno dopo una estate di lavoro frenetico che sembrava tragica e invece era solo comica”.
Il Cts, nelle sue indicazioni a verbale, poi trasmesse dal capo Dipartimento del ministero dell’Istruzione Max Bruschi a tutti i dirigenti scolastici e ai direttori degli Uffici regionali, aggiunge che l’uso della sola mascherina dovrebbe essere una misura temporanea, per dare tempo nel reperire gli spazi e ripristinare la distanza di un metro. La lettera di Bruschi, commenta il responsabile dell’Anp, “è apprezzabile nei toni, molto empatica, orientata a fare fronte comune per la scuola”. Però, che fatica. Sino a ieri i presidi erano ancora lì a misurare le aule col metro. “Sarebbe importante che gli enti locali si dessero da fare per reperire spazi esterni” sbotta Mario Rusconi, voce dei dirigenti scolastici del Lazio. “Loro sono da mettere sotto accusa. Finanziano le sagre di Paese, ma la scuola in tutti questi anni è stata ignorata”.
In Lazio la situazione degli spazi è critica, in Campania e Calabria “disperata”. “Abbiamo decine di segnalazioni di istituti che non ce la fanno – spiega Rusconi – ma dire ora: solamente la mascherina, è fare buon viso a cattivo gioco. Se il distanziamento è una misura di sicurezza importante andava mantenuta, ci siamo dati tanto da fare, anche con una spesa enorme sui nuovi banchi, e poi?”. Sulla stessa linea l’Andis (associazione nazionale dirigenti scolastici): “Il verbale dell’ultimo incontro del Cts è un paracadute che ci fa atterrare tre mesi indietro. Evidentemente si sta evidenziando l’impossibilità di rispondere a tutte le legittime richieste che le istituzioni scolastiche hanno effettuato per far ripartire la scuola il 14 settembre” dichiara Alessandra Francucci. “È comunque prudente attendere che quanto contenuto nel verbale sia fatto proprio dal ministero con una specifica ordinanza. Trovo invece molto sensato l’invito a scaricare tutti l’App Immuni. Se tutta la popolazione scolastica della scuola secondaria sarà mappata avremo un notevole aiuto in caso di contagi”.