Sfide incrociate nelle varie tornate elettorali che vedono protagonisti Foggia, per le elezioni del sindaco e del consiglio comunale dopo due anni di commissariamento, Monza, per le elezioni suppletive nel collegio uninominale per eleggere chi prenderà il posto al Senato di Silvio Berlusconi, Trento e Bolzano al voto per le Provinciali. Adriano Galliani, si aggiudica il seggio che fu di Silvio Berlusconi alle Suppletive di Monza. “Mi sono assunto l’impegno di questa campagna elettorale e non posso che assumermi anche pienamente la responsabilità della sconfitta. Faccio le mie congratulazioni a Galliani per l’elezione, e mando un saluto anche agli altri candidati”. E’ quanto ha detto – a spoglio non ancora concluso ma con lo sfidante del centrodestra Adriano Galliani in netto vantaggio – Marco Cappato, candidato del centrosinistra alle suppletive al Senato per il collegio di Monza e Brianza. “Con l’associazione Luca Coscioni porto avanti battaglie – ha aggiunto Cappato – avrei portato avanti le battaglie con più forza dal Parlamento ma lo faremo lo stesso”. “Nel nome di Silvio Berlusconi, grande amico e grande italiano. Grazie ai cittadini di Monza e Brianza, abbiamo vinto anche qui! Buon lavoro ad Adriano Galliani!”. Lo scrive sui social il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini. Crollo dell’affluenza alle elezioni suppletive a Monza per eleggere il sostituto al Senato di Silvio Berlusconi. Ha infatti votato meno del 20% dei 702.008 degli aventi diritto, esattamente il 19,23%. Alle elezioni del settembre dello scorso anno votò il 71,05%. Sono otto i candidati, fra questi l’ad del Monza Adriano Galliani per il centrodestra, Marco Cappato, sostenuto da una larga coalizione che include Pd, M5S e Radicali, e il sindaco di Taormina Cateno De Luca con il suo movimento ‘Sud con Nord’. Curiosità: nessuno dei tre candidati più conosciuti potrà votare, visto che Galliani e Cappato risiedono a Milano e De Luca in Sicilia. In corsa anche Lillo Massimiliano Musso per Forza del popolo, Giovanna Capelli per Unione popolare, Andrea Brenna per Democrazia e sussidiarietà,, Domenico Di Modugno per il Partito Comunista italiano e Daniele Giovanardi per Democrazia sovrana popolare. In Trentino Maurizio Fugatti (Lega) si conferma alla presidenza della Provincia autonoma con il 51,82% (527 sezioni rilevate su 527, dati definitivi). Un distacco di circa 14 punti rispetto a Francesco Valduga – 93.888 voti, il 37,5% – candidato dell’Alleanza democratica autonomista. Il centrosinistra aveva messo insieme una squadra formata da Pd, Campobase, Alleanza Verdi e Sinistra, Casa Autonomia.eu, Azione, Italia Viva e Fascegn, ma il centrodestra ha totalizzato più consensi rispetto al 46,73% del 2018. Cinque anni fa il centrosinistra – senza il Patt che corse da solo e raggiunse il 12,42% – prese il 25,4%. Seguono Filippo Degasperi di Onda Civica (3,81%), Marco Rizzo (2,26%), l’ex leghista Sergio Divina (2,22%), Alex Marini del M5S (1,92%) ed Elena Dardo (0,48%). Il centrodestra potrà contare su una maggioranza di 21 consiglieri provinciali (compreso il presidente), mentre il centrosinistra ne avrà 13 e Onda Civica 1. Sono stati chiusi alle 15.00 i seggi a Foggia dove ieri e questa mattina si è votato per la scelta del sindaco e il rinnovo del consiglio comunale dopo oltre due anni di commissariamento per infiltrazioni mafiose. L’affluenza finale (con una sola sezione che tarda ad arrivare) è del 60,38%. Un dato in calo rispetto a quello delle precedenti elezioni comunali del 2019 quando l’affluenza totale arrivò al 66,74%. Subito dopo la chiusura dei seggi è cominciato lo spoglio delle schede. Cinque i candidati che concorrono alla carica di primo cittadino per oltre 700 candidati consiglieri. In caso di ballottaggio si tornerà al voto domenica 5 e lunedì 6 novembre.

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