A giudicare dal taroccamento delle foto degli automezzi della Opus Art, ditta colpita da interdittiva antimafia, impegnata nei lavori in via Diaz ad Orta di Atella, il poeta direbbe di Antonino Santillo: “Non so se il riso o la pietà prevale”. Dopo l’articolo di Italia Notizie sull’appalto diretto di 52mila euro alla neonata società Costruendo (clicca qui), il sindaco ha avuto la brillante idea di cancellare il logo della Opus Art da una delle due foto postate da lui stesso lo scorso 23 dicembre 2024 sul suo profilo Fb. Come per magia da una delle immagini è scomparso il logo della ditta interdetta dal ministero dell’Interno e dalla Prefettura di Napoli per possibili legami con la camorra. La genialata del primo cittadino valica ampiamente i confini del tragicomico.

Antonino Santillo

Dimostrando poca dimestichezza anche con i social, oltre che con l’attività amministrativa da mesi completamente ferma al palo, Santillo ha dimenticato di taroccare anche la seconda foto postata, dalla quale si evince chiaramente che l’automezzo in azione in via Diaz è di proprietà della Opus Art. Sulla seconda foto infatti spicca il logo della ditta raggiunta da interdittiva antimafia. Per dimostrare il goffo tentativo di Santillo di cancellare le prove contenute nell’articolo di Italia Notizie pubblichiamo una foto scattata oggi che ritrae la prima pagina dei Cronache di Caserta e il profilo Fb della fascia tricolore, in cui si può leggere la data di oggi 4 agosto 2025 (foto in basso). Basta fare un rapido raffronto con le immagini postate da Santillo in precedenza per comprendere che il sindaco ha tentato di nascondere la verità. Nemmeno Fantozzi avrebbe agito così (foto in basso).

Per quale motivo Santillo si è preso la briga di taroccare le foto? Perché invece di truccare le carte non ha aperto un’indagine interna per ricostruire le fasi tecnico-amministrative dell’affidamento diretto di 52mila euro alla neonata Costruendo e per scoprire come mai per i lavori di via Diaz sia stato utilizzato un automezzo con cestello di una ditta interdetta per motivi riconducibili alla criminalità organizzata? Se non avesse avuto la coda di paglia la fascia tricolore avrebbe messo in campo tutte le misure preventive per tutelare l’ente locale. Si sarebbe attivato per non ledere l’immagine di Orta di Atella, senza ricorrere a mezzucci ridicoli nella speranza di accumulare la polvere sotto al tappeto. L’atteggiamento di Santillo è allarmante. Anche al più ingenuo del mondo sorgerebbe il legittimo sospetto che l’appalto alla Costruendo e l’intervento della Opus Art non siano stati casuali. Ma che ci sia una regia per assegnare i lavori a una ditta senza pregresse esperienze lavorative, quindi senza requisiti di legge, e per consentire a una società interdetta di intascare soldi pubblici, fattispecie assolutamente vietata dalla normativa. Sarebbe ancora peggio se il “trucco” fosse opera dei titolari della Opus Art. Essendo consapevoli di non poter noleggiare il cestello hanno coperto il logo della ditta con un adesivo per non dare nell’occhio. Non è escluso infatti che le siano state scattate in momenti diversi.

Antonino Santillo e Pasquale Pellino

L’articolo di Italia Notizie ha allertato le forze politico-consiliari di opposizione. A quanto ci risulta, nei prossimi giorni Orta al Centro, Fare Democratico per Orta Verde e Svolta Civica presenteranno un accesso agli atti per vederci chiaro. Anche alcuni gruppi di maggioranza si attiveranno per accendere i fari su una vicenda gravissima. Insomma, Santillo è sempre più solo nella torre di avorio del municipio. L’unico movimento a sostenerlo a spada tratta è Orta Prospettiva Futura, composto dai consiglieri Nicola Russo (capogruppo), Anna Cirillo e Raffaella D’Ambrosio, eletti nella lista Coraggio. Anche l’assessore Tonino Russo, che ha seguito i lavori di rifacimento di via Diaz, è espressione di Coraggio. Del resto Santillo resta in sella proprio grazie al sostegno di Orta Prospettiva Futura. Si è rafforzato l’asse tra il sindaco, suo cugino Gianfranco Piccirillo e gli ex “coraggiosi”. Non a caso Annalisa Cinquegrana, cognata di Piccirillo, fa ancora parte della giunta nonostante non goda del sostegno di alcun membro dell’assise. In pratica anche lei è in quota ex Coraggio che detiene quasi tutte le postazioni di potere, a partire dal vicesindaco Pasquale Pellino per finire con la presidenza dell’Acquedotti, attribuita all’avvocato Francesco Petrella. Per non parlare di Francesco Cirillo, padre della consigliere Anna Cirillo, che di recente ha incassato il posto nel comitato tecnico della società idrica. Va detto che tra quello che intasca a fine mese dall’Acquedotti e i soldi per la benzina per fare da autista a chi lo ha inserito nel comitato tecnico ci va a rimettere. A chiunque piacerebbe avere uno chauffeur pagato dai cittadini. Purtroppo Orta di Atella è ancora questo, una città in cui il passato torna sempre, un incubo senza fine.

Giuseppe Massaro

Intanto oggi c’è il preconsiglio sui riequilibri di bilancio che approderanno nell’assise di mercoledì 6 agosto. Il clima nella maggioranza non è dei migliori. Giuseppe Massaro e Salvatore Del Prete sono stufi dell’atteggiamento strafottente di Santillo. Il presidente dell’assise e l’architetto chiedono da tempo uno scatto di reni. Sono consapevoli che l’amministrazione è finita in un vicolo cieco, con tantissimi problemi, anche quelli ordinari, rimasti irrisolti. Di fatto Massaro e Santillo non si parlano. Tra i due è calato il gelo.

Molto critico sull’operato di Santillo e della giunta anche il movimento ideato e coordinato da Mimmo Lettieri e formato dai consiglieri Pasquale Lamberti (capogruppo), Antonio Chianese e da suo fratello Francesco Lettieri. C’è un assessore che ha aperto bottega al comune h24, trasformando l’ente locale nel suo ufficio tecnico privato e ripercorrendo le orme di un noto sindaco del passato. Nel civico consesso di mercoledì non ci dovrebbero essere sorprese. Ma a settembre ci saranno inevitabili scossoni. La città è alla deriva, mentre una fetta della maggioranza pensa esclusivamente agli affari personali. Di questo passo, prima o poi, si andrà a sbattere. Più prima che poi.

Mario De Michele

CLICCA QUI PER ARTICOLO 31 LUGLIO 2025 DI ITALIA NOTIZIE

CLICCA QUI PER L’APPALTO ALLA COSTRUENDO
CLICCA QUI PER VISURA CAMERALE COSTRUENDO
CLICCA QUI PER RISOLUZIONE CONTRATTO OPUS ART

LA FOTO TAROCCATA 4 AGOSTO 2025

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui