Biagio Ciaramella

Una settimana fa l’ennesimo grido di dolore di Biagio Ciaramella e Nicola Nardi per le condizioni da terzo mondo in cui versa il cimitero di Aversa. Oggi, al momento in cui scriviamo, non è cambiato nulla. Sette giorni trascorsi nell’immobilismo strafottente di chi non ha rispetto nemmeno per i defunti. Il luogo di sepoltura è ancora abbandonato al degrado, tra erbacce, sporcizia e con la guaina di alcune ali dei loculi portata via dal vento come fogli di carta. Uno spettacolo indecoroso per la città normanna. Un fallimento totale per l’amministrazione comunale. Un disastro testimoniato dalle foto postate il 14 marzo su Fb da Ciaramella, portavoce delle associazioni A.M.C.V.S. Odv (Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada Odv), presieduta da Elena Ronzullo, A.U.F.V. Odv (Associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada Odv), capitanata da Alberto Pallotti, e A.I.F.V.S. Odv (Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Odv), rappresentata da Alberto Pallotti. Tre sodalizi che stanno combattendo da anni, assieme a Nicola Nardi, portavoce del comitato “Rinascita del cimitero”, per ridare dignità ai morti e affinché i defunti possano riposare in un camposanto degno di questo nome.

Francesco Sagliocco e Franco Matacena

Oltre alle fotogallery del degrado, i rappresentanti delle associazioni hanno pubblicato anche un video in cui il sindaco Franco Matacena, in campagna elettorale, assicurava ai cittadini che il cimitero avrebbe rappresentato una priorità per la nuova squadra di governo (clicca qui). “Monnezza al cimitero, domanda: ma chi amministra Aversa non va a trovare i propri cari? Non vede tutto questo scempio o fa finta di non vedere? Questo messaggio vale per la maggioranza e per l’opposizione…”, si legge nel post di Ciaramella. Per il portavoce delle associazioni il principale colpevole è senza dubbio Francesco Sagliocco. “Le responsabilità sono dell’assessore al cimitero, non c’è dubbio, ma dopo anni di sterile confronto, oggi il nostro interlocutore è il sindaco Matacena, sia perché è il capo dell’amministrazione, sia perché in campagna elettorale ha promesso di risolvere i problemi, anzi ha detto il cimitero era una priorità del comune. Spetta al primo cittadino intervenire, visto che l’assessore Sagliocco ci prende in giro ormai dal 2000”.

Nel dicembre 2024 Ciaramella e Nardi hanno presentato agli uffici comunali competenti una richiesta di accesso agli atti amministrativi “per conoscere come vengono spesi i soldi destinati al cimitero”. Ma l’istanza è caduta nel vuoto. Da qui l’incarico conferito nei giorni scorsi all’avvocato Antonio Zaccariello per riproporre l’istanza indirizzandola direttamente a Matacena. Di fronte alle gravi carenze amministrative, nel 2023 fu presentato un esposto contro ignoti alla procura del tribunale Napoli Nord. “Il degrado legato all’incuria – precisa Ciaramella – non è l’unico problema. Ci sono problemi strutturali come, ad esempio, l’impianto elettrico per le lampade votive. Molti cittadini ci hanno segnalato che hanno difficoltà per l’allaccio dei contatori. Più in generale – conclude il portavoce delle associazioni – c’è una totale mancanza di attenzione verso il cimitero e i defunti. È vergognoso che alcuni di loro siano seppelliti tra i rifiuti”.

Per i sodalizi A.M.C.V.S., A.U.F.V. e A.I.F.V.S. e il comitato “Rinascita del cimitero” Matacena dovrebbe revocare la delega a Sagliocco perché non si è dimostrato all’altezza del compito. Un’accusa che gli viene rivolta già ai tempi della giunta di Alfonso Golia. “Non parliamo più con l’assessore al ramo – dicono – perché è totalmente inutile, non ci ha mai ascoltato. Spetta al sindaco dare risposte celeri e concrete”. Arriveranno? Nei famosi mirabolanti primi 100 giorni di mandato di fatti e di atti nemmeno l’ombra. Nel frattempo, i defunti riposano in un luogo che con un cimitero ha ben poco a che vedere.

Mario De Michele

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LA FOTOGALLERY DEL DEGRADO

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