Tante le persone che, commosse, hanno voluto prendere parte alla cerimonia funebre per il piccolo Samuele, il bambino morto dopo essere precipitato dal balcone di casa. Indagato il 38enne Mariano Cannio, collaboratore domestico della famiglia. Commozione anche nella voce dell’arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia, che nella chiesa Santa Maria degli Angeli alle Croci, ha celebrato il rito funebre.
I negozianti di via Foria hanno esposto palloncini bianchi, un modo per unirsi, nel dolore, alla famiglia della piccola vittima. Toccante e profonda l’omelia di un commosso don Mimmo Battaglia, un uomo capace sempre di andare nella profondità delle cose. “Chi perde i genitori è orfano, chi il coniuge è vedovo ma non c’è parola per definire un genitore che perde un figlio“. E po, rivolto a Samuele, continuerai a sorriderci anche da dove stai adesso, caro, dolce, piccolo principe. E adesso aiutaci a venir fuori da questo dolore così grande, così sconosciuto che può fare paura. Perché noi ora abbiamo bisogno di te e sono sicuro che da dove sei ora continuerai a guardarci, a sorriderci, a volerci bene. Serve la forza di vivere questo dolore senza lasciarsi sopraffare da esso, per non smarrirci, per non perderci, per continuare a resistere, a stare in piedi, ed andare avanti sotto questa croce che ci sembra troppo pesante. E tu ci insegni, Samuele, che solo l’amore resta“.