Sembra il gioco delle tre carte. Vince sempre chi tiene il mazzo. E nel caso dei legami tra le cooperative sociali e il clan dei Casalesi i nomi di coloro i quali vanno all’incasso sono sempre gli stessi. Una girandola di presidenti e componenti di consigli di amministrazione che ha come unico scopo quello di mettere le mani sugli appalti del Terzo settore. La collusione tra coop e camorra balza agli occhi nell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Sotto accusa ben 20 persone, tra colletti bianchi ed esponenti di spicco della cosca. Secondo i pm Antonello Ardituro, Simona Belluccio e Vincenzo Ranieri, coordinati dal procuratore aggiunto Rosa Volpe, l’associazione a delinquere ha creato un vero e proprio “sistema” per il “controllo delle attività economiche anche attraverso la gestione monopolistica del Terzo settore finalizzato all’acquisizione di appalti e servizi pubblici in particolare sul territorio delle province di Caserta e Napoli”. Ma il business sporco ha valicato anche i confini della Campania.
L’INTRECCIO TRA COLLETTI BIANCHI E CLAN – Tra i principali attori degli affari illeciti spicca il nome di Sofia Flauto, nata a Napoli e residente ad Aversa, ex moglie di Luigi Lagravanese di San Cipriano d’Aversa, anche lui coinvolto nell’indagine della Dda. Chi è Sofia Flauto? Un colletto bianco capace di instaurare rapporti stretti con politici e dirigenti della Regione Campania e degli enti locali. Fino al 2020 ha ricoperto la carica di presidente del cda dell’impresa sociale “Eco cooperativa sociale onlus” (foto in basso). Poi si è dimessa per far posto a Valeria Nigido, figlia di Maria Elena Cortese, responsabile del servizio civile presso Palazzo Santa Lucia (foto in basso). Guarda caso la “Eco” gestisce il servizio civile in molti comuni campani, tra cui Orta di Atella. La Flauto è presidente del consiglio di amministrazione anche della “Eris cooperativa sociale onlus”, coop guidata in precedenza da Luca Borrelli, anche lui indagato dell’Antimafia di Napoli (foto in basso). Borrelli, a sua volta, è presidente del cda della “Ker cooperativa sociale onlus” (foto in basso). TERZO SETTORE, POLITICI DI CESA E PARENTI – Tra i componenti del consiglio di amministrazione della “Ker” figura Pasquale Guarino, fratello di Giusy Guarino del Pd, vicesindaco di Cesa e assessore delegato alla 328/2000, legge che regolamenta gli appalti del Terzo settore (foto in basso). C’è di più. E di peggio. L’esponente della giunta capeggiata dal sindaco dem Enzo Guida ha lavorato sia con la “Eris” della Flauto che con la “Ker” di Borrelli. Entrambi, come detto, coinvolti con ruoli di primo piano nell’inchiesta della Dda sui rapporti tra coop e Casalesi, con particolare riferimento ai clan di Michele Zagaria, ai vertici della Cupola camorristica, e a quello di Nicola Schiavone, figlio di Francesco Schiavone “Sandokan”. Tra il 2018 e il 2020 il vicesindaco Guarino ha lavorato a tempo determinato a 36 ore settimanali presso la “Eris” della Flauto Nel maggio 2015,ha avuto per la prima volta il ruolo di assessore alla 328 del Comune di Cesa, eletta nella lista Primavera Cesana. Incarico che ricopre tuttora, sempre con la giunta targata Guida, dopo la vittoria alle comunali del settembre 2020 del raggruppamento Nuova Primavera Cesana. Ma altro che primavera! Nel caso della Guarino siamo in inverno inoltrato. Perché sull’amministratore del Pd si addensano nubi e ombre. La Guarino infatti viene assunta il 6 novembre del 2020 dalla “Ker” di Borrelli a tempo indeterminato.
APPALTO DI 30MILA EURO IN PIENO CONFLITTO DI INTERESSI – Il vicesindaco di Cesa ha lavorato con una collaborazione coordinata e continuativa anche con la “Coop Invento Arl” fino al 31 dicembre 2016. La sua prima elezione risale al maggio 2015. E proprio durante il suo primo mandato nella giunta di Enzo Guida la “Invento” si è aggiudicata diversi appalti presso l’Ambito socio-sanitario C6, composto dai Comuni di Cesa, Aversa, Carinaro, Casaluce, Gricignano, Sant’Arpino, Orta di Atella, Succivo e Teverola. Del Coordinamento del C6 fanno parte i sindaci o loro delegati. La delega viene assegnata ovviamente agli assessori alla 328. Quindi la Guarino quando sedeva al tavolo istituzionale dell’Ambito indossava la doppia veste di rappresentante del Comune di Cesa e di collaboratrice retribuita della “Invento”, vincitrice di gare svolte presso il C6. Più conflitto di interessi di così si muore. Questo non è nulla rispetto a quello che avviene a Cesa. Nel 2020 la coop “Eco” di Sofia Flauto si aggiudica un appalto di circa 30mila euro per la gestione del centro estivo, progetto attuato in estate. In questo caso il conflitto di interessi di Giusy Guarino è gigantesco. Parentesi. Non è una novità: recentemente suo marito Carlo Perfetto è arrivato secondo alla prova scritta di un concorso bandito dal Comune di Cesa. In un altro concorso Fabio Guida, fratello del primo cittadino Enzo Guida si è piazzato al quinto posto. Torniamo all’incompatibilità cronica dell’assessore alla 328 di Cesa. Nel 2020 Guarino lavorava con la cooperativa “Eris”, il cui presidente del cda era la stessa Flauto. TUTTI I CONTI TORNANO O QUASI – Ricapitolando: Guarino è dipendente di una cooperativa guidata dalla Flauto. Quando è assessore a Cesa un’altra coop della Flauto vince un appalto di circa 30mila euro. Il fratello della Guarino è membro del cda della “Ker”, società capeggiata da Borrelli, che ha fatto parte del cda della “Eris” presieduta dalla Flauto. Luca Borrelli e Sofia Flauto sono indagati dalla Dda di Napoli a vario titolo di concussione, turbativa d’asta, corruzione e per 416 bis primo comma, che prevede “l’aumento di pena quando la condotta tipica sia consumata al fine di agevolare le associazioni mafiose, abbia natura oggettiva concernendo le modalità dell’azione, ovvero abbia natura soggettiva concernendo la direzione della volontà”. Giusy Guarino e suo fratello Pasquale sono “intranei” alle coop considerate legate ai superboss Michele Zagaria e Nicola Schiavone. Che altro serve alla Guarino per dimettersi da vicesindaco, assessore e consigliere comunale di Cesa? O cosa aspetta il sindaco Guida a cacciarla dalla giunta? Oppure, in estrema ratio, quando intervengono gli altri esponenti (consiglieri e politici) della maggioranza di centrosinistra, in particolare quelli del Pd? Se tutti, inclusa l’opposizione, faranno finta di nulla, no problem. Ci penserà la magistratura a fare piazza pulita.
Mario De Michele
(continua…)
VISURA CAMERALE “ECO” DI SOFIA FLAUTO
VISURA CAMERALE “ECO” DI VALERIA NIGIDO
VISURA CAMERALE “ERIS” DI SOFIA FLAUTO
VISURA CAMERALE “ERIS” DI LUCA BORRELLI
VISURA CAMERALE “KER” DI LUCA BORRELLI
VISURA CAMERALE “KER” CON PASQUALE GUARINO