
Si arricchisce di un altro capitolo il “caso” ex Leanza. Dopo le pesanti accuse del sindaco Antonino Santillo all’indirizzo del presidente dell’assise Giuseppe Massaro e dell’assessore all’Urbanistica Tonino Russo, a suon di note ufficiali, una delle quali inviata al prefetto di Caserta, sul futuro dell’area dismessa di proprietà della famiglia Damiano si pronuncia in prima istanza anche Assunta Mangiacapre. In risposta alla richiesta di Massaro il segretario comunale ha fatto presente al timoniere del civico consesso che la proposta di delibera redatta dall’ufficio tecnico, riguardante lo schema di convenzione tra l’ente locale e i noti imprenditori è carente in quanto manca il parere di contabilità contabile (link in basso).

“Nella citata nota del Presidente del Consiglio comunale – osserva la dottoressa Mangiacapra – viene richiesto, alla scrivente una valutazione preliminare di competenza in merito alla proposta di deliberazione relativa ad uno schema di convenzione tra il comune di Orta di Atella e le società GICOM S.p.A. e Agricola Atellana società Agricola a. r. l rappresentate dal sig. Domenico Damiano. Pur non essendo la proposta materialmente allegata alla nota di cui sopra, la stessa è stata consultata dalla sottoscritta a mezzo del sistema di redazione degli atti amministrativi curato dall’Halley in uso presso il comune di Orta di Atella. Dalla lettura della stessa – fa notare Mangiacapra – è emerso preliminarmente che la medesima è carente del pur citato come acquisito nella medesima, parere di regolarità contabile reso dal responsabile dei servizi finanziari ai sensi del comma 1 dell’art. 49 del D.lgs. n. 267 del 2000, laddove si legge che “su ogni proposta di deliberazione sottoposta alla giunta e al consiglio che non sia mero atto di indirizzo deve essere richiesto il parere, in ordine alla sola regolarità tecnica del responsabile del servizio interessato e, qualora comporti riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico – finanziaria dell’ente, dal responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile”.
Il segretario comunale non si sottrae alla valutazione della richiesta di Massaro ma chiede al timoniere dell’assise tutte le “carte”. “Ad ogni buon conto, al fine di soddisfare la richiesta del Presidente del consiglio concernente le valutazioni preliminari in merito alla proposta e all’allegata convenzione, – scrive Mangiacapre – non avendo allo stato elementi sufficienti, si chiede alla S, V, di fornire dettagliata relazione in merito corredata di tutta la documentazione inerente l’istruttoria eseguita”.

Ma di costa si tratta? I noti imprenditori Damiano, quelli del centro commerciale “Fabulae”, per intenderci, sono proprietari dell’area ex Leanza e hanno presentato agli uffici comunali la richiesta di un permesso di costruire convenzionato. L’stanza prevede, riportiamo testualmente, “l’abbattimento di un esistente fabbricato e la costruzione di nuovo fabbricato con destinazione commerciale”. In cambio della licenza edilizia i Damiano hanno proposto la cessione di due terreni di loro proprietà sui quali realizzare a loro spese un parco giochi e un parcheggio pubblici nei pressi del “Fabuale”. La richiesta degli imprenditori è stata caricata sul portale del comune ed istruita dal responsabile del settore Politiche del Territorio Vito Buonomo, che ha espresso parere di regolarità tecnica e ha stilato la proposta di delibera da portare al vaglio del consiglio comunale. Quando e se la questione approderà in assise spetterà ai membri del civico consesso votare o meno a favore (link in basso).
Al netto delle questioni tecniche, sul tavolo c’è un argomento con evidenti implicazioni politico-amministrative: in ballo la decisione sulla monetizzazione degli standard urbanistici, che se non fossero pagati con la cessione dei suoli, ammonterebbero a circa 600mila euro. Una mazzata per i Damiano. E tanto per non cambiare Santillo non riesce a trovare la quadra all’interno di una maggioranza ormai ridotta a brandelli, con Massaro e company pronti a dare il colpo di grazia al sindaco e ai brancacciani della lista Coraggio. Da qui lo stallo. Qual è la posizione della squadra di non-governo? In primis, dobbiamo precisare che nella prima puntata della nostra inchiesta erroneamente abbiamo rimarcato la contrarietà del gruppo RinnoviAmo Orta, emanazione di Massaro e coordinato da Salvatore Del Prete. A quanto pare, il movimento politico-consiliare avrebbe espresso la volontà di votare a favore della proposta di delibera.

I brancacciani invece sarebbero divisi. L’assessore Russo è favorevole, anche se si starebbe sfilando per non finire nella rete di qualche trappola fatale. Idem il vicesindaco Pellino, anche lui brancacciano, mentre i consiglieri di ex Coraggio avrebbero chiesto un ulteriore approfondimento. Anche l’indipendente Ciro Palladino appare dubbioso. Non si sono ancora chiaramente espressi i membri di Rinascita e Resilienza per Orta, Pasquale Lamberti, Franco Lettieri e Antonio Chianese. Insomma, con l’opposizione contraria all’operazione ex Leanza, la maggioranza non ha i numeri per approvare la delibera in assise. E soprattutto mostra altre palesi crepe. Non è un caso se da mesi la città è totalmente allo sbando e l’amministrazione è in tutto e per tutto paralizzata. Perché continuare a vivacchiare? Se lo chiede la quasi totalità dei cittadini di Orta di Atella.
Mario De Michele
(continua…)
LA NOTA DEL SEGRETARIO COMUNALE
LA COMUNICAZIONE DI TONINO RUSSO
LA NOTA DI GIUSEPPE MASSARO
LA NOTA DI ANTONINO SANTILLO
LA PROPOSTA DI DELIBERA SULL’EX LEANZA
LO SCHEMA DI CONVENZIONE












