Più ombre che luci. I bandi per il servizio civile ad Orta di Atella sono infarciti di “strane coincidenze”. E, peggio ancora, sono stati espletati da una cooperativa sociale, la Eco, la cui responsabile è finita nel mirino della Direzione distrettuale antimafia di Napoli nell’ambito dell’inchiesta sui legami tra il clan dei Casalesi e una fetta del Terzo settore. Nelle maglie della giustizia è rimasta incastrata Sofia Flauto, accusata di concussione, turbativa d’asta, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e per 416 bis primo comma, che prevede “l’aumento di pena quando la condotta tipica sia consumata al fine di agevolare le associazioni mafiose, abbia natura oggettiva concernendo le modalità dell’azione, ovvero abbia natura soggettiva concernendo la direzione della volontà”. Secondo i pm della Dda Simona Belluccio, Vincenzo Ranieri e Antonello Ardituro, coordinati dal procuratore aggiunto Rosa Volpe, i reati si sono consumati negli appalti ottenuti a Caserta, Aversa, Afragola, Frattamaggiore e Castellammare di Stabia. In base a una convenzione con il Comune di Orta di Atella la coop Eco della Flauto (che nel dicembre 2021 ha lasciato la carica di presidente del Cda per navigare nell’ombra) ha selezionato 20 giovani per l’attuazione di due progetti. Dieci per il progetto “Eco-Resilienza 2.0: nuove strategie di educazione al rispetto”. Altri dieci per quello intitolato “L’Eco del Silenzio: strategie di contrasto alla povertà educativa minorile 2.0”. I prescelti (foto in basso) percepiscono quasi 500 euro al mese per 12 mesi. Circa 6mila euro in un anno. NOMI NOTI DELLA POLITICA E DELLO SPORT – Tra i selezionati spiccano i nomi di Antonella Cicatiello, candidata alle ultime comunali nella lista Democratici e Riformisti, e di Sara Origine, componente di Officina Femminista, presieduta dalla moglie di Luigi Mozzillo, capogruppo consiliare di Città Visibile. Il vicepresidente dell’associazione è l’assessore Marilena Belardo, anche lei di Città Visibile. Tra i nomi “illustri” figura anche quello di Brigida Crispino, moglie di Daniele Pellino, accanito sostenitore a mezzo Fb del sindaco Vincenzo Gaudino. Il caso ha voluto che tra i fortunati vincitori ci siano ben due persone legate direttamente o indirettamente alla società di pallamano Atellana Handball: Giuseppe Cirillo, figlio di Lello, storico dirigente della squadra, e Giuseppe Balasco, portiere dell’Atellana Handball. Uno dei dirigenti della società è Giovanni Moccia, consigliere comunale di Città Visibile. Come detto i venti giovani selezionati sono stati scelti dalla coop Eco di Sofia Flauto. LE MANI DELLA CAMORRA SUL TERZO SETTORE – Nell’inchiesta della Dda di Napoli è emerso il coinvolgimento della Flauto in illeciti condizionamenti relativi all’aggiudicazione di alcune gare nell’ambito del Terzo settore da parte di Comuni della Campania e non solo. Dalle intercettazioni e dai riscontri compiuti dalla polizia giudiziaria si è scoperto che dopo lo scioglimento di Agape Consorzio di cooperative sociali e di Agape Service, che operava tramite una gestione monopolistica del Terzo settore con l’aggiudicazione di appalti tra il Casertano e il Napoletano, Sofia Flauto e gli altri 19 indagati “abbiano sostanzialmente proseguito nello svolgimento delle medesime attività sotto una nuova veste al fine di vanificare gli effetti dell’interdittiva antimafia emessa nei confronti del consorzio Agape”. In tale contesto la Flauto partecipava alle gare per la gestione dei servizi attraverso le società cooperative a lei riconducibili direttamente o indirettamente aggirando l’interdittiva antimafia. Gli indagati operavano in stretto collegamento con il clan dei Casalesi, di cui sono esponenti Orlando Diana e Maurizio Zippo, indagati per associazione mafiosa nello stesso procedimento, anche per effetto di numerose e convergenti dichiarazioni di collaboratori di giustizia che ne hanno delineato il ruolo nella sanguinaria cosca. I BOSS ZAGARIA E SCHIAVONE IN AFFARI CON LE COOP – In particolare Orlando Diana ha avuto rapporti continuativi con i Casalesi tramite numerosi esponenti di rilievo tra i quali il superboss Michele Zagaria, Nicola Schiavone, Michele Barone, Salvatore Venosa, Oreste Caterino, Francesco Barbato, Massimiliano Caterino, Giuseppe Misso, Enrico Martinelli e Mario Iavarazzo. Gli inquirenti sostengono che Orlando Diana, il quale è stato consigliere comunale ed assessore al Comune di San Cipriano d’Aversa grazie all’appoggio elettorale di Michele Zagaria, ha agevolato la latitanza dell’ex primula rossa dei Casalesi e ha occultato armi del clan nella propria abitazione. Insomma Sofia Flauto, deus ex machina della Eco, è coinvolta in un’inchiesta che attribuisce un ruolo di primissimo piano al clan dei Casalesi nell’ottenimento e nella gestione degli appalti del Terzo settore. IL SINDACO GAUDINO SI TIENE “STRETTA” SOFIA FLAUTO – La Eco si occupa della gestione del servizio civile ad Orta di Atella già dai tempi dell’amministrazione targata Andrea Villano, ma all’epoca la coop non era coinvolta nell’indagine sui Casalesi. L’inchiesta della Dda risale al dicembre 2021. Il sindaco del Pd Vincenzo Gaudino si è insediato alla guida del Comune di Orta di Atella nel novembre dello stesso anno. Dallo scorso dicembre ad oggi, cioè dopo 7 mesi e mezzo, non ha ancora provveduto a revocare (non ci sono atti ufficiali sull’albo pretorio dell’ente) la convenzione con Sofia Flauto, indagata per concussione, turbativa d’asta, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e per 416 bis primo comma. Pazzesco. Se al posto di Gaudino il sindaco fosse stato uno tra Angelo Brancaccio e Andrea Villano ad Orta di Atella sarebbe intervenuto a ranghi completi il 187º Reggimento paracadutisti “Folgore”. SELEZIONI DA ANNULLARE – Egregio avvocato Gaudino, quanto tempo dovrà ancora trascorrere prima che il Comune di Orta di Atella si sbarazzi della Eco di Flauto? E ancora: possono mai essere considerate regolari e legittime le selezioni per il servizio civile effettuate da una coop gestita da una persona considerata dalla Dda intrecciata con il clan dei Casalesi? Risponda lei stesso. Ma soprattutto faccia presto a cacciare la Eco da Orta di Atella.
Mario De Michele
GRADUATORIA “L’ECO DEL SILENZIO: STRATEGIE DI CONTRASTO ALLA POVERTA’ EDUCATIVA MINORILE 2.0”
GRADUATORIA “ECO-RESILIENZA 2.0: NUOVE STRATEGIE DI EDUCAZIONE AL RISPETTO”