Resta nel cono d’ombra dei dubbi e dei sospetti il caso superbonus a Cesa. Finora nessun amministratore locale, né di maggioranza né di opposizione, ha risposto alla richiesta di Campania Notizie: creare sull’albo pretorio online una sezione destinata ai agli oltre 60 progetti presentati e approvati dall’Utc. È il minimo sindacale alla luce di possibili conflitti di interessi in un giro d’affari di 20 milioni di euro. Nella nostra inchiesta sono emerse anomalie e presunte irregolarità in cui sarebbero coinvolti il geometra comunale Cesario Alma, zio del sindaco Pd Enzo Guida e del consigliere dem di Aversa Erika Alma, la ditta dei figli Mario e Nello Alma e l’ingegnere Gino Marrandino e Cesario Villano, cugino dell’omonimo assessore ai Lavori pubblici. A quanto si apprende gran parte dei lavori effettuati con i bonus edilizi sarebbero stati effettuati da questo cerchio magico. Non è il caso quindi di consentire ai cittadini di conoscere chi sta dietro al business dei superbonus? Anche perché ci risulta che sarebbero stati ristrutturati addirittura anche edifici urbanisticamente non conformi. E sarebbero due le imprese a fare i maggiori profitti: la Alma Costruzioni e una sua affiliata.
La ditta dei figli del geometra dell’Utc Alma ha effettuato numerosi interventi: i lavori di efficientamento energetico e consolidamento statico del palazzo di 6 appartamenti in via San Michele, dove c’è il negozio Hair Fashion Men Barber Shop, quelli di ammodernamento del fabbricato di 4 piani con 8 appartamenti della famiglia Marino in via Atellana, e quelli in corso nella zona Trivio, alle spalle della farmacia comunale, su un immobile di 4 appartamenti di proprietà dei fratelli Guida. Per legge i progetti basati sui bonus edilizi vengono vagliati dall’Utc. Il proprietario dell’immobile è tenuto a presentare la Cilas (Comunicazione inizio lavori semplificata) e i tecnici comunali devono verificare la conformità urbanistica stabile. In caso di difformità l’iter viene bloccato e gli interventi di ristrutturazione non possono essere effettuati. Il geometra Alma quindi si trova in palese conflitto di interessi: deve valutare i progetti che poi vengono realizzati dalla ditta di famiglia. Non sarebbe interessante sapere quanti interventi ha realizzato sul territorio comunale la ditta Alma e su quali immobili? Sono edifici tutti urbanisticamente in regola? Da qui la nostra richiesta di pubblicare tutto sull’albo pretorio del Comune. Ma per ora gli amministratori locali, sia di maggioranza che di minoranza, non hanno fatto chiarezza su un caso che potrebbe avere gravi risolti amministrativi e penali. Di fronte all’immobilismo della classe dirigente (nemmeno i partiti hanno mosso un dito) il sottoscritto ha presentato al protocollo del Comune una richiesta di accesso generalizzato ai sensi dell’art. 5 comma 2 del D.Lgs. n. 33/2013 (foto in basso). La richiesta è stata indirizzata al settore Urbanistica, al segretario generale e per conoscenza al sindaco Guida, agli assessori comunali e ai consiglieri comunali di maggioranza e opposizione. Sono trascorsi 10 giorni. E nessuno si è fatto sentire. Silenzio tombale. Sorge il sospetto che dietro all’affare milionario dei superbonus ci siano interessi trasversali. A nessuno conviene fare luce su un caso che dovrebbe far tremare i polsi agli amministratori locali spingendoli, se sono in buonafede e hanno la coscienza a posto, ha pubblicare tutti gli atti ad horas. Perché nessuno parla e si muove? Noi faremo la nostra parte di cittadinanza attiva. E non ci fermeremo finché non si farà chiarezza sul business di 20 milione di euro dei superbonus.
Mario De Michele
(continua…)
LA RICHIESTA DI ACCESSO AGLI ATTI PROTOCOLLATA IL 20 OTTOBRE