Julia Ituma aveva detto alle sue compagne di squadra e all’allenatore di non stare bene e ha scritto ‘arrivederci’ nel gruppo WhatsApp della squadra prima di finire giù dal sesto piano della sua stanza nell’hotel di Istanbul. Lo riporta il quotidiano turco Hurriyet che ricostruisce l’ultima serata della pallavolista italiana. La sua compagna di stanza, la spagnola Lucia Varela Gomez, ha dichiarato: “Abbiamo parlato fino all’1.30. Poi ho dormito. Sono stata informata che era caduta la mattina”. “Siamo sotto choc, cercate di capire”. Sono tutte simili le risposte delle atlete e dei dirigenti del Novara Volley contattati il giorno dopo il rientro da Istanbul, dov’è morta la giovane pallavolista italiana. Il dolore per la scomparsa di Julia si accompagna alla vicinanza con la giovane compagna di stanza, sui social però presa di mira, perché a qualcuno sembra impossibile che non si sia accorta di nulla. Per lei la protezione della società è totale. Nessuno in società vuol pensare all’attività sportiva: oggi non è previsto alcun allenamento e non è stato stilato nemmeno un programma per i prossimi giorni. Tutto ruota attorno alle decisioni della Federvolley: domenica, alle 20,30, è in programma gara1 dei quarti di finali e la Igor Novara dovrebbe essere impegnata sul campo del Chieri. Il condizionale è d’obbligo perché tutti danno per scontato che l’incontro sarà rinviato, ma al momento non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale. Se la gara sarà disputata, domani sicuramente riprenderanno gli allenamenti. Si va verso il rinvio, probabilmente al 19 aprile, della partita di pallavolo femminile tra Chieri e Novara, dopo la morte di Julia Ituma. Lo si apprende da fonti della laga volley femminile.

Si dicono sconvolti dalla morte di Julia Ituma, al punto che, almeno fino alla prossima partita contro il Chieri, hanno deciso di chiudersi in un silenzio stampa. Sono la tifoseria ufficiale della Igor Gorgonzola, la squadra di volley novarese di cui faceva parte la pallavolista morta a Istanbul. “Il Baluardo Novara – scrivono sui social come tifoseria – per esprimere la propria vicinanza alla famiglia di Julia, alla società Igor Volley e a tutti coloro che conoscevano la nostra Titu, dichiara il silenzio stampa fino alla prossima partita”. La loro è una fede, come recita il loro motto ‘Sempre ovunque’ che li ha portati a seguire le atlete che chiamano ‘igorine’ anche a Istanbul, dov’era presente uno dei venti fedelissimi, con tanto di striscione con scritto ‘Novara’, che però gli addetti alla sicurezza turchi hanno impedito di esporre. Della morte della giocatrice il tifoso stesso i trasferta ha appreso solo la mattina dopo, dai media. Ancora sconcertati nelle prossime ore s’incontreranno “per decidere tutti insieme come ricordare Julia”. Il post sui social contiene una foto della ragazza e listato a lutto.

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