Senza una visione politica l’Europa è dei burocrati, serve una nuova stagione in cui serve anche nel Vecchio continente una logica che porti al bipolarismo. Giorgia Meloni si racconta a tutto campo nel nuovo libro -intervista (“La Versione di Giorgia”) con il direttore del Giornale Alessandro Sallusti. Nella conversazione, il presidente del Consiglio fa i conti con le sfide del presente: dalla guerra in Ucraina alla crisi energetica, dalla transizione ecologica all’inflazione, dal progetto Mattei per l’Africa fino alle sfide che dovranno caratterizzare la nuova Unione europea. E, per la prima volta in un libro, racconta i suoi progetti. Alcuni estratti del volume, edito da Rizzoli, sono stati pubblicati da alcuni quotidiani come Corriere della Sera, La Stampa e il Messaggero e Il Giornale. Nel libro la premier parla anche del piano per l’Africa, il progetto Mattei, che deve diventare un modello di cooperazione. E di un patto con i cittadini per battere l’evasione fiscale ( “meno tasse e più servizi”, è il motto del suo ragionamento su questo fronte). “Il Paese deve percepire un fisco più giusto e un governo che ce la mette tutta”, spiega aggiungendo però che guidare un esecutivo significa anche “fare scelte che non tutti capiscono nell’immediato”. Un altro dei temi toccati nel libro-intervista, uscito praticamente ad un anno dal suo arrivo a Palazzo Chigi, è quello delle riforme. La premier scommette che si faranno tutte. “Le nostre modifiche alla Costituzione daranno più potere ai cittadini”. Si farà anche l’autonomia, garantisce riservando un passaggio, tra l’altro, ad una valutazione del Pd di Elly Schlein che – dice- non lavora al “bene per l’Italia”.
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