Per il quarto giorno consecutivo il valico di Rafah tra Gaza e l’Egitto aprirà per l’uscita di stranieri, binazionali e feriti palestinesi. Lo si apprende da fonti locali secondo cui si tratta di circa 800 persone, anche se al momento sul numero non c’è conferma. Le Nazioni Unite hanno denunciato sabato il “forte aumento dell’odio a livello globale” dall’inizio della guerra tra Hamas e Israele, il 7 ottobre. “L’impatto di questa crisi… ha mandato onde d’urto in ogni regione, disumanizzando sia i palestinesi che gli ebrei. Abbiamo assistito a un’impennata dei discorsi d’odio, della violenza e della discriminazione, approfondendo le fratture sociali e la polarizzazione”, ha dichiarato in un comunicato il responsabile delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk. “Questa mattina raid israeliani hanno colpito la scuola delle Suore del Rosario, del patriarcato latino di Gerusalemme, nella zona di Tel al-Hawa danneggiando il grande cortile esterno e arrecando danni alle strutture circostanti”: a dare al Sir la notizia è suor Nabila Saleh, preside della scuola che aveva 1250 alunni, in larga maggioranza musulmani. “Poco fa i tre giovani che erano nella scuola a guardia per evitare saccheggi mi hanno avvisata del bombardamento”, spiega la religiosa attualmente sfollata nella parrocchia della Sacra Famiglia. “Sono ancora in corso i bombardamenti ed è impossibile andare a vedere i danni subiti”. Il ministero della Sanità di Gaza ha dichiarato che almeno 12 persone sono state uccise in un attacco israeliano a una scuola delle Nazioni Unite dove si rifugiavano migliaia di palestinesi sfollati. Il ministero ha riferito in un comunicato che almeno “12 martiri e oltre 54 feriti sono stati colpiti dall’attacco alla scuola di Al-Fakhura, che ospita migliaia di sfollati dal campo di Jabalya nel nord della Striscia di Gaza”. L’attacco alla scuola Al-Fakhura fa seguito a quelli delle ultime ore ad altre due strutture educative, tutte trasformate in rifugi improvvisati per gli sfollati da aree colpite e campi profughi, dove Israele ritiene si nascondano militanti di Hamas. In particolare la scuola al-Fakhura, fondata dalle Nazioni Unite con una donazione del Qatar e gestita dall’Unrwa (l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi), era stata già bersaglio di attacchi israeliani nel 2009 e nel 2014. Nel 2009, secondo Hamas, vi sarebbero state oltre 40 vittime, in maggior parte civili, mentre Israele disse di aver risposto a spari di militanti e che il bilancio delle vittime era di 9 militanti di Hamas e tre civili. Un’inchiesta delle Nazioni Unite ha poi accertato che non ci furono spari dall’interno della scuola e non vi erano esplosivi. Nell’attacco di oggi, secondo il ministero della Sanità di Gaza, oltre a 12 morti vi sarebbero 54 feriti. Sale a 9.488 il bilancio delle vittime a Gaza da quando Israele ha iniziato a colpire la Striscia in rappresaglia agli attacchi del 7 ottobre compiuti dai militanti di Hamas. Lo riferisce il ministero della Sanità di Hamas. Dei morti 3.900 sono minori e 2.509 donne. La proposta di un corridoio umanitario via mare con base a Cipro per portare tramite navi gli aiuti ai civili di Gaza, lanciata al vertice Ue del 26-27 ottobre, avrebbe l’approvazione di Israele alla condizione di “poter controllare i container a Cipro”. Lo spiegano fonti europee a un gruppo ristretto di media, tra cui il pool di agenzie di stampa della European Newsroom. Da oltre una settimana l’Ue lavora “intensamente” con Cipro per cercare di “stabilire il corridoio marittimo per gli aiuti” diretti alla Striscia senza più passaggi intermedi dall’Egitto, spiegano le stesse fonti. E’ stato raggiunto “un meccanismo concordato” per portare carburante a Gaza quando sarà finito. Lo ha riferito Haaretz che cita l’inviato speciale Usa per il medio Oriente David Satterfield. Finora Israele ha sempre respinto la possibilità di un ingresso a Gaza del carburante nel timore che finisca ad Hamas. Netanyahu “non è più una persona con cui parlare”. Lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. “Netanyahu non è più qualcuno con cui possiamo parlare. Abbiamo rinunciato a lui”, ha detto. Erdogan, riferiscono i media turchi, ha poi chiarito che la Turchia non intende interrompere le relazioni diplomatiche con Israele. “Interrompere completamente i legami non è possibile, soprattutto nella diplomazia internazionale”, ha detto. Ha quindi spiegato che il capo dell’agenzia di intelligence, Ibrahim Kalin, sta guidando gli sforzi della Turchia per cercare di porre fine alla guerra attraverso la mediazione. “Ibrahim Kalin parla con la parte israeliana. Naturalmente, sta negoziando anche con la Palestina e con Hamas”, ha precisato Erdogan. Ma a suo avviso Netanyahu è il principale responsabile delle violenze e ha “perso il sostegno dei suoi cittadini”. “Quello che deve fare è fare un passo indietro e porre fine a questa situazione”, ha aggiunto il presidente turco. Le osservazioni di Erdogan sono arrivate una settimana dopo che Israele ha annunciato che stava “rivalutando” i suoi rapporti con Ankara a causa della retorica sempre più accesa della Turchia sulla guerra Israele-Hamas. Israele aveva precedentemente ritirato tutti i diplomatici dalla Turchia e da altri Paesi della regione come misura di sicurezza. Il portavoce militare israeliano ha informato in arabo gli abitanti della Striscia che l’esercito consentirà il passaggio sulla strada Salah al-Din nella Striscia di Gaza tra le 13:00 e le 16:00 (ora locale) per spostarsi verso il sud di Gaza. “Se hai a cuore te stesso e i tuoi cari, vai a sud secondo le nostre istruzioni. Siate certi che i leader di Hamas si stanno già preoccupando di proteggersi”, ha detto in un comunicato il portavoce militare. Almeno due persone sono rimaste uccise la scorsa notte ed altre ferite in un attacco israeliano di fronte all’ingresso dell’ospedale per bambini al-Nasser, a Gaza City. Lo riferisce il ministero della Sanità locale. L’operazione di terra nella Striscia continua. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui “i soldati hanno ucciso decine di terroristi e distrutto infrastrutture di Hamas”. Nella giornata di ieri – ha spiegato il portavoce – “ci sono stati numerosi tentativi di attacchi ai soldati dai tunnel e dai compound militari nel nord della Striscia”. Nella notte, “in un raid mirato nel sud della Striscia, corpi corazzati e ingegneri hanno fatto la mappa di edifici e neutralizzato ordigni esplosivi. Nel corso dell’operazione, i soldati hanno affrontato una cellula terroristica” i cui componenti sono stati uccisi. Una fonte Usa ha detto che “Hamas ha cercato di far uscire con le ambulanze i suoi combattenti da Gaza via Rafah, rallentando così gli sforzi per evacuare gli stranieri”. Lo riportano i media israeliani ai quali la fonte ha riferito che “Hamas ha fornito all’Egitto e agli Usa una lista di persone ferite gravemente che volevano far evacuare insieme a centinaia di stranieri in attesa di uscire”. Usa ed Egitto hanno scoperto che “un terzo dei nomi erano combattenti, nessuno dei quali figurava tra i 76 palestinesi feriti e alla fine evacuati”. Ci vorrebbe una “pausa molto significativa nel conflitto” in Medio Oriente per riuscire a ottenere il rilascio delle decine di ostaggi presi dal gruppo palestinese Hamas. Lo ha dichiarato un alto funzionario della Casa Bianca citato dall’Afp. “È qualcosa che è oggetto di una discussione molto seria e attiva. Ma non c’è ancora un accordo per realizzarla effettivamente”, ha detto il funzionario, mentre i combattimenti tra Israele, alleato degli Stati Uniti, e Hamas infuriano nella Striscia di Gaza. “Non è il momento di trattenere i fondi all’Autorità Palestinese: si dovrebbe fare il contrario”. Lo ha detto un alto funzionario della Casa Bianca – come riporta il The Jerusalem Post – sostenendo che è necessario adottare misure per aumentare la stabilità in Cisgiordania: “Hamas è il nemico dell’Autorità Palestinese, questa è la nostra opinione” ha detto. Almeno 20 persone sono morte nel bombardamento di una scuola nel nord di Gaza. Lo ha dichiarato il ministero della Salute della Striscia, controllato da Hamas. “Venti martiri e decine di feriti sono arrivati all’ospedale Al-Shifa di Gaza City dopo che è stata presa di mira direttamente una scuola trasformata in un campo improvvisato per sfollati nell’area di al-Saftawy, nel nord di Gaza”, ha affermato il ministero della Sanità di Gaza in una nota. “Diversi colpi di carri armati sono caduti sulla scuola”, ha aggiunto. La Mezzaluna rossa palestinese (Prcs) invita la comunità internazionale a intervenire per proteggere i civili e le squadre mediche dagli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza. L’appello è stato fatto sul profilo di X. “Prendere di mira deliberatamente il personale medico costituisce una grave violazione delle Convenzioni di Ginevra e un crimine di guerra” scrive Prcs. La dichiarazione arriva dopo che Israele ha ammesso di aver preso di mira un’ambulanza vicino all’ospedale Al-Shifa a Gaza, provocando – secondo il Ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas – 15 morti e 60 feriti. Israele ha affermato di aver colpito l’ambulanza perché era utilizzata da Hamas. La Mezzaluna rossa palestinese ha aggiunto che dal 7 ottobre gli attacchi israeliani hanno finora ucciso quattro membri del personale delle ambulanze, ferito 21 tra dipendenti e volontari, e danneggiato otto ambulanze. La Mezzaluna Rossa palestinese ha condannato l’attacco da parte delle forze israeliane contro un convoglio di ambulanze a Gaza, nel quale sono morte 15 persone e oltre 60 sono rimaste ferite. In un comunicato, l’organizzazione afferma che una delle sue ambulanze è stata colpita ieri “da un missile lanciato dalle forze israeliane” a circa 2 metri dall’ingresso dell’ospedale al-Shifa di Gaza City. Un’altra ambulanza, appartenente al ministero della Salute, è stata “è stata presa di mira direttamente” da un missile a circa un chilometro dall’ospedale, provocando feriti e danni. La Mezzaluna rossa ha aggiunto che prendere di mira deliberatamente le équipe mediche costituisce “una grave violazione delle Convenzioni di Ginevra, un crimine di guerra”, scrive il Guardian. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, si è detto “inorridito” dall’attacco delle forze israeliane contro un convoglio di ambulanze a Gaza. Lo ha affermato in una nota, aggiungendo che il conflitto “deve finire”. “Sono inorridito dall’attacco riportato a Gaza contro un convoglio di ambulanze fuori dall’ospedale Al Shifa. Le immagini dei corpi sparsi sulla strada fuori dall’ospedale sono strazianti” si legge nella sua dichiarazione. L’aviazione israeliana ha colpito oggi con un missile l’abitazione di Ismail Haniyeh, il capo dell’ufficio politico di Hamas, nel campo profughi Shati, a nord di Gaza City. Lo riferiscono fonti locali. Haniyeh si è trasferito nel Qatar nel 2019. Al momento non è noto se l’attacco abbia provocato vittime.

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