Tragedia migranti a Crotone. Un’imbarcazione è naufragata all’alba e al momento il bilancio è di 45 migranti morti e 70 dispersi. Ma il conto finale delle vittime rischia di aggravarsi. Per ora sono circa 80 le persone tratte in salvo mentre continuano le ricerche di altri sopravvissuti. L’imbarcazione – su cui viaggiavano migranti in arrivo da Iran, Afghanistan e Pakistan – sarebbe finita contro gli scogli a causa del mare agitato. Nell’area – dove il mare è forza 3-4 – sono attivi fra l’altro due motovedette e un elicottero della Guardia Costiera. Secondo le fonti i migranti «non hanno fatto in tempo a chiedere aiuto» e alcuni dei sopravvissuti avrebbero raggiunto la costa con i propri mezzi. Potrebbero essere più di 100 le vittime del naufragio. L’incertezza è dovuta al fanno che i soccorritori non hanno un numero attendibile delle persone a bordo. Secondo alcuni superstiti sarebbero stati circa 180. Per altri molti di più, almeno 250. Un accertamento reso difficile dal fatto che non parlano neanche inglese. Accertamenti sono in corso da parte dei carabinieri di Crotone, guidati dal colonnello Raffaele Giovinazzo, su una persona sospettata di essere uno degli scafisti dell’imbarcazione naufragata nel crotonese a bordo della quale viaggiavano decine di migranti, molti dei quali sono morti. Gli investigatori stanno facendo alcune verifiche sul conto dell’uomo, ma al momento non sono stati adottati provvedimenti a suo carico. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso il proprio «dolore per il naufragio avanti alle coste crotonesi, nella quale hanno perso la vita decine persone e tra queste alcuni bambini. Molti tra questi migranti provenivano dall’Afghanistan e dall’Iran, fuggendo da condizioni di grande difficoltà. È una ennesima tragedia del Mediterraneo che non può lasciare nessuno indifferente». È quanto si legge in un comunicato diffuso dall’ufficio stampa del Quirinale. «Nell’esprimere il cordoglio per le vittime, la vicinanza ai naufraghi -cui va assicurata un’adeguata accoglienza- e il ringraziamento ai soccorritori», il presidente della Repubblica «sollecita un forte impegno della comunità internazionale per rimuovere le cause alla base dei flussi di migranti; guerre, persecuzioni, terrorismo, povertà, territori resi inospitali dal cambiamento climatico. È altrettanto indispensabile che l’Unione Europea assuma finalmente in concreto la responsabilità di governare il fenomeno migratorio per sottrarlo ai trafficanti di esseri umani, impegnandosi direttamente nelle politiche migratorie, nel sostegno alla cooperazione per lo sviluppo dei paesi da cui i giovani sono costretti ad allontanarsi per mancanza di prospettive».

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