Come sempre non le manda a dire. Gennaro Oliviero va dritto al problema: “Non partecipo agli incontri politici al bar”. Il presidente del consiglio regionale della Campania si riferisce all’iniziativa promossa dal coordinamento provinciale del Pd di Caserta in occasione dell’arrivo del segretario nazionale del partito Enrico Letta nella città capoluogo, in programma domani (martedì 20 settembre). Il meeting si svolgerà alle 13.00 al ristorante Vovo Pacomio. “Ma quale ristorante? È un bar!”, osserva Oliviero ridendoci su. E aggiunge: “Campania Notizie si è posta giustamente la domanda se avrei partecipato o meno all’incontro. E io rispondo: ovviamente no, perché non è quello il luogo e il modo di fare politica. Per non parlare della taccagneria: arriva il nostro leader nazionale e non lo portiamo nemmeno al ristorante a ora di pranzo per non pagare il conto. Se me l’avessero detto avrei fatto trovare già tutto pagato”. Su questo non abbiamo dubbi. Ma resta il nodo politico: Oliviero non sostiene il Pd nella campagna elettorale delle politiche. “Io voterò per il Pd e non ho mai dato, come invece sostengono le solite malelingue, nessuna indicazione a non votare per il partito. Pongo io una domanda a voi: se i vertici nazionale e regionali fanno di tutto per emarginarti e mortificarti, calpestando 20mila elettori che mi hanno votato alle regionali, voi al posto mio che fareste? Sareste dispiaciuti o fareste la campagna elettorale con entusiasmo?”. Domani al bar di Caserta non andrà ma, chiediamo a Oliviero, parteciperà alla manifestazione di oggi con Letta e il governatore Vincenzo De Luca alla Stazione Marittima di Napoli? “Certo che ci andrò, questa è un’iniziativa seria, organizzata e promossa in modo corretto”. Allo stesso tempo il capo del parlamentino campano non risparmia critiche a De Luca sul caso brucellosi. “La vertenza degli allevatori bufalini casertani – osserva Oliviero -, divenuti parte integrante di un dibattito politico, il loro garbo istituzionale, l’attesa di soluzioni possibili e il mancato riscontro alle legittime istanze (il riferimento è al presidente della Regione De Luca, ndr), rappresentano la manifestazione di una difficoltà oggettiva della politica a superare gli schemi consolidati da tecnicismi che stanno ingessando e ostacolando soluzioni sempre più urgenti e inevitabili. Il clima politico diventa rovente quando le istanze soffocano nell’oblio della indifferenza. Il tema è centrale per la provincia di Caserta essendo il Pil del nostro territorio fortemente caratterizzato dal lavoro storico di queste famiglie che alimentano una filiera bufalina orgoglio e vanto regionale”. Oliviero non ha remore a lanciare il guanto di sfida a De Luca. “L’avvitarsi e l’incancrenirsi nel gioco delle parti rischia di divenire fattore di ulteriore pericolo e di crisi di un settore da tutti ritenuto nevralgico. Il Consiglio regionale della Campania con il concorso di tutte le forze politiche che lo compongono, a cominciare da quelle di maggioranza per il peso e la responsabilità che competono loro, essendo il luogo più adeguato per lavorare alle soluzioni, potrà offrire al meglio le condizioni concrete più adeguate fin dalle prossime settimane. È con questo spirito che nella qualità di presidente dell’assemblea regionale rinnovo l’invito a convergere sulla ricerca delle intese possibili, favorendo il confronto democratico nell’interesse dell’azione istituzionale, della sopravvivenza del comparto bufalino, ma soprattutto dei cittadini che, increduli, stanno assistendo ad una querelle senza limiti”. Gennaro Olivero andrà alla Stazione Marittima da Letta e De Luca, ma con la forza delle sue idee. Che sono in netta contrapposizione con quelle del leader nazionale del Pd e del governatore della Campania. Sarà un incontro sereno. Nell’accezione renziana del termine.
Mario De Michele