Una decina di colpi in tutto, al torace e sul volto. E quando Gaetano Marino si e’ accasciato a terra tra le auto parcheggiate sul lungomare di Terracina e’ arrivato il colpo di grazia dietro la nuca. Cosi’ e’ morto ieri pomeriggio il 48enne esponente di spicco degli Scissionisti, attirato in una trappola e poi ucciso a bruciapelo da due killer a bordo di una Punto grigia. Uno e’ sceso dall’auto, si e’ avvicinato al boss e ha sparato. Poi e’ risalito e l’utilitaria e’ fuggita a tutta velocita’.
Ed e’ proprio dalla Punto grigia individuata da alcuni testimoni dell’agguato che partono le indagini condotte dalla Squadra mobile di Latina e dal commissariato di Terracina e coordinate dal sostituto procuratore Eleonora Tortora. Gaetano Marino, in costume e ciabatte, era risalito da poco dalla spiaggia in quel momento si trovava sul marciapiede davanti al noto stabilimento balneare Sirenella. Con lui c’era un amico e suo figlio, che sono riusciti a mettersi in salvo fuggendo verso la spiaggia. Il boss si trovava in vacanza con la famiglia proprio nella cittadina del litorale pontino, dove qualche volta trascorreva i fine settimana. Alloggiava in un hotel poco lontano dal lungomare. All’ora dell’omicidio, le 17, il lido era ancora affollatissimo. Gli spari hanno messo in allarme centinaia di bagnanti, ma dopo il panico, le urla e la fuga di molti, la gente si e’ radunata sulla strada intorno alla scena del delitto. In uno stabilimento balneare poco lontano c’era anche il sindaco di Terracina Nicola Procaccini, che poco dopo ha raggiunto il lido Sirenella teatro dell’omicidio.