“Sono fatti gravi, anche se limitati a due gare. E’ l’ennesimo attentato della criminalità organizzata nei confronti del calcio”. Andrea Abodi, presidente della Lega di serie B, al telefono con l’Ansa commenta così le notizie sull’indagine della Dda di Napoli sul condizionamento di due partite del campionato 2013-2014 da parte della camorra. “Ancora una volta, nonostante il costante, profondo e totale impegno della Lega e delle altre istituzioni sportive sul versante dell’integrità e del rispetto, emerge l’ennesimo attentato della criminalità organizzata nei confronti del calcio”, sottolinea il presidente della Lega di serie B Andrea Abodi, a proposito del fatto che “due partite del nostro campionato 2013-14 sarebbero state condizionate da un manipolo di delinquenti, fuori e dentro il campo di gioco”. “Prendiamo atto che si tratti di fatti gravi, circoscritti a due gare di fine stagione di due anni fa – aggiunge Abodi – fatti emergere da più ampie indagini della DDA e dalla Procura della Repubblica di Napoli che ringraziamo per il lavoro che stanno svolgendo e alle quali garantiamo, come sempre e doveroso, la nostra piena collaborazione. Nel nostro impegno quotidiano, condiviso con la federazione e le altre componenti del sistema-calcio, stiamo cercando di rendere sempre più efficace il contrasto a ogni forma di illegalità e di infiltrazione malavitosa, fattori patologici che riguardano purtroppo l’intera nostra società e in particolar modo organizzazioni criminali radicate da decenni nel nostro tessuto socio-economico”. Abodi ricorda che “il monitoraggio incrociato della gare assicurato dai partner Sportradar e Federbet, la costituzione di parte civile nei processi di Cremona e Catania con l’azione di responsabilità nei confronti dei soggetti coinvolti, i corsi di formazione organizzati nelle 22 società del campionato, sono fatti tangibili di questo impegno costante, reso ancora più consistente nella attuale stagione sportiva. È parte prioritaria dei nostri doveri operare per garantire trasparenza, legalità e credibilità a tutti i portatori di interesse, a partire dai nostri tifosi, rilanciando in una giornata come questa tutto il nostro impegno per respingere ogni forma di inquinamento criminale in un sistema che vuole essere valutato non per l’irresponsabilità di pochi, che vanno messi in condizione di non nuocere più, ma per la correttezza della stragrande maggioranza delle persone che ne fanno parte a vario titolo”. “Al governo – la conclusione – che ha dimostrato grande sensibilità e attenzione al tema del più efficace contrasto alle frodi sportive aumentando fino a nove anni la detenzione per tali reati, chiediamo di continuare nell’opera legislativa per determinare anche un impatto patrimoniale con il sequestro preventivo e la confisca dei beni di questi delinquenti, come da nostra proposta che lo stesso governo meritevolmente ha fatto sua con un disegno di legge approvato in consiglio dei ministri nel settembre scorso, che adesso più che mai ha bisogno di diventare legge dello Stato”.

 

 

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