Uomini della Dia di Napoli e Bologna stanno eseguendo un sequestro di beni per un valore di 5 milioni nei confronti di un imprenditore 59enne di Rimini, ritenuto vicino al clan dei Casalesi. Il provvedimento è stato emesso dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta del direttore della Dia e riguarda due imprese del settore turistico e una villa con piscina e campo da tennis. Destinatario del provvedimento di sequestro è l’imprenditore Flavio Pelliccioni, arrestato nel dicembre 2011 in seguito ad un’ordinanza di cautelare del Gip di Napoli nei confronti di 57 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo camorristico, estorsione, turbativa delle operazioni di voto truffa ai danni dello stato, abuso d’ufficio, falso in atto pubblico, riciclaggio e reimpiego di capitali di illecita provenienza. Reati aggravati dalla finalità di aver agevolato il clan dei Casalesi. Secondo le indagini, Pelliccioni, in qualità di intermediatore finanziario e faccendiere, avrebbe fornito un contributo stabile nel settore della acquisizione e della gestione degli appalti e, più in generale, delle attività di reinvestimento dell’organizzazione. In particolare, l’imprenditore avrebbe lavorato per procurare le necessarie garanzie finanziarie a Nicola Di Caterino, coinvolto nelle vicende relative alla realizzazione di un centro commerciale a Casal di Principe.


 

 

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