Abusò dei tre figli dell’ex compagna e la violentò. A quel punto lei decise di denunciare tutto. Era giugno del 2009, quando ai carabinieri della stazione di Boscoreale fu raccontato l’incubo di una famiglia residente al Piano Napoli. Lì era accaduta la peggiore delle violenze, all’interno delle mura domestiche. Finalmente C.R., operaio di 60 anni con precedenti per violenza sessuale e guida senza patente, è finito in carcere. Gli stessi carabinieri della stazione boschese gli hanno notificato l’ordine di esecuzione pena emesso dalla Procura Generale della Corte d’Appello di Napoli. La Cassazione ha posto la parola fine sull’iter processuale del 60enne, condannato in via definitiva a quattro anni e quattro mesi di reclusione per violenza sessuale aggravata su minorenne. Le vittime erano tre ragazzini, figli della sua compagna dell’epoca, e suoi conviventi.
Le violenze erano avvenute durante momenti di assenza della donna, con i minori costretti a pratiche sessuali con l’uomo. Da patrigno amorevole, Ciro R. si trasformò in orco. Una volta trovato il coraggio, la donna decise di denunciare l’uomo che credeva di amare, che aveva usato violenza prima nei suoi confronti e poi dei suoi figli. Il racconto ai carabinieri fu straziante e anticipò di qualche ora la fuga della donna e dei ragazzini da quella casa. L’uomo ha affrontato il processo per violenza sessuale, professandosi sempre innocente. Ma i tre gradi di giudizio hanno stabilito che gli abusi si erano verificati, in quell’alloggio del quartiere popolare.