Con il fedelissimo del boss Michele Zagaria, Attilio Pellegrino, soprannominato “pellecchia”, è finito in carcere anche Tommaso Nuzzo, 51 anni, ritenuto dai carabinieri un fiancheggiatore del clan dei Casalesi, a cui è riconducibile un’azienda che commercializza prodotti petroliferi e idrocarburi, tra cui gas, intestata alla moglie, Anna Annunziata, finita ai domiciliari. Le indagini – condotte dai carabinieri di Capua guidati dal capitano Giovanni De Risi – sono partite dalla denuncia di un imprenditore di Pietramelara (Caserta), anche lui operante nella distribuzione del gas, a cui gli indagati non hanno pagato una fornitura di gas per 42mila euro, ottenendo l’estinzione del debito attraverso il pagamento di una quantità di prodotto del valore di novemila euro, di gran lunga inferiore all’ammontare del debito. Beneficiario della fornitura di gas da 42 mila euro è stato proprio Tommaso Nuzzo, avvalendosi del “peso” criminale rappresentato proprio da Attilio Pellegrino. In carcere anche il figlio di Tommaso Nuzzo, Pasquale, 25 anni, titolare un un’azienda che trasporta prodotti petroliferi, e Francesco Sparago, quest’ultimo presente a tutti gli appuntamenti durante i quali si sono concretizzate le richieste estorsive. Tutti sono accusati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso perpetrata tra il 2013 e il 2014.

 

 

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