Colpo durissimo al clan Ligato. Questa mattina i carabinieri e la Squadra mobile di Caserta hanno arrestato 18 persone tra Pignataro Maggiore, Capua, Sparanise, Vitulazio e Camigliano. L’operazione, coordinata dalla Dda di Napoli, è stato eseguito da poliziotti e militari diretti dal vicequestore Filippo Portoghese e dal tenente colonnello Nicola Mirante. Gli indagati sono considerati responsabili di reati che vanno dall’associazione per delinquere di stampo mafioso allo spaccio di droga, all’esplosione di ordigni fino alle minacce. Uno degli episodi più gravi si è verificato sul finire del 2018 quando, contro un’agenzia di pompe funebri di Sparanise, sono state esplose raffiche di colpi di pistola. È stato il clou di un’escalation di violenza che è iniziata quando, nel gennaio del 2015, è stato scarcerato Antonio Raffaele Ligato che con, la sorella Felicia, ha preso le redini del clan dopo l’arresto del papà, detenuto al 41 bis ormai da anni. A partire da quel momento, pestaggi intimidazioni e danneggiamenti contro chi osava opporsi alla logica del clan Ligato sono diventati la normalità.
LE PERSONE FINITE IN CELLA
– LIGATO Antonio Raffaele cl. ’84;
– LIGATO Felicia cl. ‘81;
– IANUARIO Davide cl. ‘86;
– SCHETTINI Daniele cl. ‘95;
– DE FUSCO Anna cl. ’68;
– DE GENNARO Fabio cl. ’80;
– DI BERNARDO Claudio cl. ‘77;
– FUSCO Terence cl. ’95;
– GRIECO Giuseppe cl. ’94;
– IOSSA Valerio cl. ’91;
– PAGANO Davide cl. ’92;
– PALMIERI Raffaele cl. ’80;
– RUSSO Francesco cl. ’83;
– VALENTE Giuseppe cl. ’90;
– MANDESI Luigi cl. ’90.
LE PERSONE FINITE AI DOMICILIARI
– MAURO Gilberto cl. ’94;
– MAIELLO Agostino cl. ’91;
– D’AMATO Alessandro cl. ’92.