“E’ stato arrestato un riferimento importante del clan dei casalesi e del gruppo facente capo a Michele Zagaria”. Così, il procuratore aggiunto di Napoli e capo della Direzione Distrettuale Antimafia, Federico Cafiero de Raho, che insieme al pm Catello Maresca ha coordinato le indagini, ha commentato l’arresto di Massimo Di Caterino, eseguito oggi dalla Squadra Mobile di Caserta a Francolise, nel Casertano.

Il procuratore ha voluto mettere l’accento su un altro nemico da sconfiggere, strettamente legato all’apparato militare della criminalità organizzata: “l’economia sorretta dai soldi della camorra” che, fa notare “é più difficile da individuare e da aggredire se non con approfondite e particolari indagini”. “Si tratta di una parte dell’economia del territorio – ha continuato Federico Cafiero de Raho – che si mimetizza anche grazie alla compiacenza di chi se ne avvale per fare affari e crescere”. “Nel corso degli anni si è rafforzata, – ha detto ancora Cafiero de Raho – si è avvalsa dell’ala militare dei clan quando non riusciva, con il denaro sporco, a liberarsi della concorrenza basata sull’economica legale”. In sostanza, ha detto ancora il procuratore aggiunto della DDA, “bisogna continuare a operare per smantellare la forza militare della camorra ma anche contrastare e debellare la sua infiltrazione nell’economia legale su cui la camorra basa la sua vera forza”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui