Si sono trovati davanti a una scena raccapricciante gli agenti del commissariato di Afragola quando, avvertiti dai vicini di casa, sono entrati nell’appartamento di via Guglielmo Pepe. Disteso sul letto, dove probabilmente è stato adagiato solo in un secondo momento, hanno trovato il corpo di Mirco Gatti, 23 anni con gravi problemi di salute dopo un’asfissia perinatale che ne ha danneggiato le funzionalità motorie e cerebrali sin dalla nascita, immerso in un lago di sangue. Tracce di sangue sono state ritrovate dappertutto nell’appartamento. Il ragazzo è stato sgozzato dalla madre con un grosso coltello da cucina che gli ha reciso la vena giugulare riportando ferite anche in altre parti del colpo. La stessa arma che la donna, ricoverata in condizioni critiche all’ospedale San Giovanni di Dio a Frattamaggiore, ha puntato poi contro se stessa procurandosi gravi ferite all’addome e al collo. Ma la donna avrebbe colpito il ragazzo anche alla testa servendosi di un martello. Le due armi sono state ritrovate sul luogo del delitto dalla polizia.